Dietro la scomparsa della giovane Emanuela Orlandi “sono stati coinvolti gli apparati dello Stato e forse non hanno avuto un comportamento sempre lineare”. Ecco perché “serve una Commissione d’inchiesta”. Sull’ombra degli 007 nel Caso Orlandi ne è certa l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia della giovane cittadina vaticana di 15 anni scomparsa il 22 giugno 1983, durante la presentazione del suo libro “Cercando Emanuela” (ed. Rizzoli), alla presenza dei senatori del Pd Simona Malpezzi e Dario Parrini. “Esiste un nastro, depositato nel luglio '83, da cui sono sparite delle voci: il nastro originale prevedeva delle voci maschili, andate poi ripulite nel corso degli anni - ha detto -. Pietro (fratello di Emanuela Orlandi, ndr) ha ritrovato tutta una serie di documenti dove si faceva riferimento alla presenza di voci maschili: sarebbe interessante, e la Commissione di inchiesta lo potrebbe fare, recuperare gli originali". Secondo il legale sarebbe interessante "vedere chi ha condotto le indagini da parte dei Servizi, sentire queste persone per ricostruire quel pezzo di storia di non poco conto".
Pietro Orlandi insieme a Laura Sgrò, legale della famiglia
"Nel nastro - ha continuato - c'era una voce che, in alcuni tratti, i familiari hanno riconosciuto come la voce di Emanuela che sembra essere torturata. Poi, chiamato in procura, il papà di Pietro si è sentito dire che era un film porno". "Altra cosa che lascia basiti è la sepoltura a Sant'Apollinare di Enrico de Pedis", boss della Banda della Magliana. "L'appello ai partiti è di accelerare i tempi il più possibile: la Commissione di inchiesta è legge e aspettare altri mesi perché i nominativi (dei componenti, ndr) non vengono presentati è pesante”, ha detto Pietro Orlandi riguardo ai tempi per l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa della sorella e di Mirella Gregori. Dopo il via libera al Senato ora si attende l'indicazione, da parte dei gruppi, dei parlamentari membri. "Il problema è che per presentare i nominativi (dei membri della Commissione ndr) non c'è limite di tempo - ha aggiunto -. Questa è la mia preoccupazione perché se ci sta ancora qualcuno che vuole rallentare può farlo". "L'attesa sta diventando ingombrante. L'obiettivo è quello della verità e della giustizia e non riesco a capire perché il raggiungimento debba trovare sempre ostacoli", ha sottolineato Pietro Orlandi.
Foto © Imagoeconomica

Caso Orlandi, legale Sgrò: ''Coinvolti 007. Da nastro scomparse voci. Commissione chiarisca''
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- Jamil El Sadi