L’Aula della Camera ha approvato con 164 voti favorevoli e 68 contrari il Dl giustizia, con le “disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione”. Il provvedimento interviene, tra l’altro, sullo strumento delle intercettazioni ed è atteso dal Senato per la seconda lettura". Il testo va ora al Senato. Scade il 9 ottobre. Il testo, composto da 13 articoli, estende la possibilità di ricorrere alle intercettazioni anche nelle indagini sul traffico illecito dei rifiuti ma allo stesso tempo vengono posti paletti all’uso delle cosiddette intercettazioni ‘a strascico’ e alle trascrizioni di dialoghi “irrilevanti” ai fini dell'ipotesi di reato investigata, mentre tutte le conversazioni verranno trascritte sommariamente e non integralmente. Un fatto particolarmente critico, per diversi aspetti: alcune frasi non trascritte nei brogliacci potrebbero essere non rilevanti nell'immediato presente ma potrebbero diventarlo nel tempo. Questo provoca un danno sia ai poteri di indagine del pm, sia ai diritti di difesa dell'indagato o dell'imputato, poiché una trascrizione di una intercettazione potrebbe scagionare un soggetto dall'accusa di omicidio anche a distanza di anni. Inoltre il potere di decidere cosa è importate e cosa non lo è verrà affidato alle Forze dell'Ordine, composte nella stragrande maggioranza da operatori onesti, ma non indipendenti, in quanto rispondono all'esecutivo. Nel decreto risultano poi inasprite le pene previste per gli incendi boschivi, rafforzato il contrasto alla criminalità informatica e introdotte sanzioni penali a tutela dell’orso marsicano. Con il Dl, infine, si stabilisce che una quota dell'otto per mille dell'Irpef di diretta gestione statale venga impiegata per finanziare il recupero delle tossicodipendenze e si disciplinano, in tema Covid, l’autosorveglianza e l'abolizione dell’isolamento. Il contenuto più discusso sono le norme in tema di intercettazioni: Palazzo Chigi infatti è intervenuto con una norma ad hoc per neutralizzare i rischi di depotenziamento del contrasto alle mafie insiti in una recente decisione della Cassazione, emessa nell’ambito di un procedimento per camorra.
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