La Ministra al Turismo Daniela Santanchè si presenterà in Parlamento per chiarire la sua versione dei fatti in merito all'inchiesta che riguarda alcune aziende a lei legate.
Niente question time, la ministra parlerà nell’aula del Senato mercoledì 5 luglio alle 15.00. La formula scelta è quella dell’informativa a Palazzo Madama, così l’esponente di Fratelli d’Italia riferirà sulla gestione di Visibilia, la società da lei fondata e al centro di inchieste giornalistiche (da Il Fatto a Report) e giudiziarie.
La vicenda ha creato non poco imbarazzo all'interno della maggioranza di governo anche se per ora la ministra non è indagata.
L’informativa della ministra del Turismo nell’aula di Palazzo Madama “non costituisce un precedente e la ministra avrà piena libertà di decidere se riferire solo al Senato o in entrambe le camere”, ha sottolineato il presidente del Senato Ignazio La Russa.
I fatti sono molti ma andiamo per ordine.
Nello specifico la Procura di Milano si appresta a chiudere l'inchiesta che ipotizza l'accusa di falso in bilancio.
Da alcune consulenze tecniche a disposizione del procuratore aggiunto Laura Pedio e dal pm Maria Gravina emergerebbero delle irregolarità finanziarie e di bilancio nei conti di Visibilia Editore, che dal 2016 al gennaio 2022 ha avuto come presidente e amministratrice delegata proprio Santanché.
La contestazione di falso in bilancio è stata segnalata dalla Guardia di Finanza di Milano sulla base della denuncia presentata dai soci di minoranza di Visibilia Editore.
Questi azionisti di minoranza che possiedono una quota superiore al 5% del capitale, hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione dell'azienda a partire dal 2019, affermando che ciò ha causato danni alla società, al corretto funzionamento del mercato azionario e agli azionisti stessi.
L'accusa si concentra sul fatto che a partire dal 2017 il consiglio di amministrazione dell'azienda avrebbe approvato bilanci che riportavano valori di avviamento e imposte anticipate significativamente diversi da quelli deliberati.
I "valori di avviamento" rappresentano il valore aggiuntivo di un'azienda oltre ai suoi beni materiali, mentre le "imposte anticipate" indicano il pagamento anticipato delle imposte sul reddito da parte dell'azienda.
Gli stessi soci di minoranza, inoltre, hanno lamentato perdite "costanti" e un "continuo ricorso ad aumenti di capitale".
Il 7 marzo, durante un'assemblea di Visibilia Editore, è stato nominato un nuovo consiglio di amministrazione. Successivamente, durante un'udienza in tribunale nel mese di aprile, i giudici hanno concesso ai nuovi amministratori del tempo per depositare documenti e relazioni riguardo all'azione concreta intrapresa dalla nuova gestione dell'azienda.
Le indagini su Negma Group
La Guardia di Finanza sta conducendo un'indagine su Negma Group, un fondo di investimento con uffici a Parigi, Milano e Dubai. Durante l'inchiesta i finanzieri hanno scoperto che all'indirizzo italiano di Negma Group c'era solo una "mail box", sollevando dubbi sulla veridicità delle informazioni fornite dal fondo.
Negma Group è coinvolto nell'inchiesta milanese riguardante Visibilia Editore e Ki Group, colosso del biologico sempre a guida dell'esponente di Fratelli d'Italia.
Il pm Paolo Filippini ha un fascicolo 'contenitore' aperto, dove la ministra non è indagata, per comprendere la liceità o meno dei contratti sottoscritti da Visibilia con il 'fondo' Negma.
Inoltre, gli investigatori della Gdf puntano a individuare chi effettivamente abbia mosso e muova ancora i fili di questa società di investimento, che non ha i requisiti richiesti dalle norme italiane.
Il Tribunale di Milano
Secondo la ricostruzione dell'accusa, Visibilia Editore nel 2017 ha sottoscritto un prestito obbligazionario convertibile per 3 milioni con un altro fondo degli Emirati, Bracknor Ltd. Prestito ceduto, poi, due anni dopo a Negma Group Ltd che a sua volta, nel 2021, ha siglato un secondo prestito obbligazionario con la società fondata da Santanchè per altri 2 milioni. Tale operazione (descritta anche da Repubblica) per i soci di minoranza, è stata "logicamente ed economicamente incomprensibile", poiché Negma vendendo subito le azioni (non era tenuta da contratto a tenerle in pancia per un periodo) e "inondando" così il mercato faceva crollare il titolo Visibilia in una "caduta verticale", come riporta la consulenza della Procura, depositata nella causa civile intentata dai soci di minoranza nei confronti di Visibilia Editore. "In più bisogna tener conto che la Negma effettuava le conversioni - prosegue ela relazione - ad un prezzo particolarmente vantaggioso, individuato sulla base del 95% (per il primo prestito obbligazionario) e del 96% (per il secondo prestito) del minore Daily Vwap (prezzo medio ponderato per i volumi delle transazioni) registrato durante i 12 giorni di borsa aperta antecedenti la data di richiesta della conversione".
A breve la Procura di Milano dovrebbe definire l'indagine per falso in bilancio e, qualora il fronte fallimentare dovesse chiudersi senza alcuna dichiarazione di insolvenza, anche automaticamente cancellare l'altra accusa di bancarotta.
Le indagini della trasmissione di Report
La trasmissione Report ha svolto un'inchiesta in merito all'intera vicenda: alcuni dipendenti hanno testimoniato di non aver ricevuto stipendi né trattamento di fine rapporto (TFR). Una dipendente, inoltre, avrebbe denunciato di aver lavorato durante un periodo di cassa integrazione, con i salari pagati dallo Stato, per aziende legate alla ministra Santanchè.
La ministra nei giorni scorsi ha smentito i fatti denunciati e ha annunciato l'intenzione di presentare una querela.
Il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, in un post su Facebook ha confermato la veridicità dei contenuti trasmessi: "Si tratta di fatti documentati, riscontrati e oggetto di indagine della magistratura - prosegue -. Per il mancato pagamento del tfr ai dipendenti della Ki Group è in corso un procedimento davanti al Tribunale fallimentare di Milano. Un altro procedimento riguarda la dipendente di Visibilia costretta a lavorare nel periodo di cassa integrazione a zero ore in carico allo Stato, ed è in corso preso il Tribunale di Roma. La stessa dipendente è stata audita dalla Consob. Un ulteriore procedimento penale su Visibilia è in corso invece presso la Procura di Milano. Su questi aspetti è stata inviata una richiesta ufficiale di intervista alla ministra, alla quale non abbiamo ricevuto risposta. Un'altra richiesta è stata inviata agli attuali amministratori di Ki Group, completa di un elenco specifico e dettagliato di domande. Ma anche ki Group ha preferito non rilasciare la sua versione dei fatti. La puntata di Report andrà in replica sabato alle 17.20 su Rai3".
I legali di Daniela Santanché, che ieri hanno ricevuto dal ministro il mandato di procedere nelle opportune sedi giudiziarie contro l'inchiesta di Report, stanno valutando la ricostruzione andata in onda lunedì sera per accertare eventuali profili diffamatori. Da quanto si è appreso, al vaglio degli avvocati ci sono anche le modalità con cui procedere, ossia con una causa civile o una querela, qualora quanto sostenuto dalla trasmissione non fosse ritenuto aderente ai fatti.
Le domande a cui la ministra dovrebbe rispondere
Il 'Fatto Quotidiano' ha pubblicato un elenco di domande, che riportiamo di seguito, a cui la Ministra al Turismo dovrebbe rispondere in sede Parlamentare:
A) I bilanci. Il Fatto ha rivelato che secondo due relazioni tecniche di un consulente dei pm di Milano che indagano su Visibilia, durante gli anni nei quali Santanchè era azionista di maggioranza, presidente e Ad la società non ha svalutato avviamenti e crediti dubbi e non ha pagato Fisco e banche, di fatto celando la crisi. Ora chiede al Fisco uno sconto di un terzo del debito di 1,9 milioni e di rateizzarlo in 10 anni. Perché chiede di pagare solo dopo la minaccia di fallimento dei Pm? Lo sconto del 33% e le rate in 10 anni sono offerti dal Fisco a tutte le imprese indebitate?
B) I debiti/1. Santanchè entra nella gestione di Ki Group nel 2017 e si dimette da presidente il 15 giugno 2020. Nel bilancio 2020 di Ki ci sono debiti commerciali per 5,6 milioni, l’anno prima erano 8,9: i fornitori sono stati pagati o “strozzati”, come lamentano a Report?
C) I debiti/2. Sempre nel bilancio, i dipendenti vantavano un Tfr accumulato per 1,2 milioni. A Report hanno detto di attenderlo ancora nonostante i licenziamenti. Tfr, contributi e stipendi sono stati saldati?
D) I fondi. Bioera, Ki Group e Visibilia hanno ricevuto finanziamenti milionari dai fondi emiratini Bracknor e Negma (a danno degli azionisti, secondo i soci di minoranza). Chi sono gli azionisti di Bracknor e Negma? Le sue società hanno pagato a Bracknor e Negma altri fondi oltre alle commissioni contrattuali?
E) I sussidi. Il senatore pd Antonio Misiani ha presentato un’interrogazione a Meloni e ai ministri Calderone (Lavoro) e Urso (Imprese) su 2,7 milioni erogati a Ki Group dal Fondo patrimonio Pmi di Invitalia come aiuti per l’emergenza Covid. È vero che Invitalia ne ha chiesto il rimborso e che Ki è “debitrice dello Stato”?
F) La Cig. In una memoria depositata l’8 giugno al giudice del lavoro di Roma, gli avvocati di Visibilia scrivono che un dipendente, ufficialmente in cassa integrazione Covid a zero ore, da marzo 2020 a novembre 2021 continuava invece a lavorare per Visibilia quando a gestirla era Santanchè: “In sia pur informale accordo con la datrice di lavoro, ha svolto limitate attività”, si legge. Visibilia ha presentato false dichiarazioni all’Inps?
G) Il dirigente. Secondo gli avvocati della società, il dipendente “svolgeva anche lavoro autonomo quale assistente dei senatori, Santanchè dal 2018 al 2019 e La Russa dal 2019 al 2021, che lo impegnavano tutto l’anno ed emetteva fatture mensili”. Non vede il conflitto di interessi di un suo dipendente pagato dal Senato mentre lei era senatrice?
E) La Russa. Nel 2022 quando era senatore di FdI, l’attuale presidente del Senato La Russa ha svolto ruoli legali sia per Visibilia sia per Negma. Ritiene opportuno coinvolgere come legale il senatore presso il quale lavorava il suo dipendente? E non ravvede un conflitto d’interessi nel fatto che La Russa sia stato legale di entrambe le società?
F) Mps. Nel 2011 il suo ex compagno Canio Mazzaro sottoscrisse un aumento di capitale da 9 milioni per il rilancio di Bioera, marchio dei prodotti biologici coinvolto nel crac Burani. All’epoca Santanchè era senatrice e sottosegretaria alla presidenza del Consiglio del governo Berlusconi IV. Secondo Report, insieme a Mazzaro riuscì a ottenere la società con un minimo esborso grazie a condizioni di favore concesse da Mps: Mazzaro si fece carico del debito dei Burani verso il Monte, ma per saldarlo si fece prestare i soldi dalla stessa Mps, che gli consentì di pagare il debito in 10 anni, i primi due senza esborsi. Lei e Mazzaro avete saldato i debiti con il Monte, oggi banca controllata dal ministero dell’Economia?
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