Non siamo più difronte alla criminalità organizzata, bensì “criminalità 'normalizzata'. Non abbiamo sconfitto la mafia, oggi è infatti peggio di ieri". Sono le parole di Don Luigi Ciotti intervenuto in occasione di un evento organizzato dall'Istituto Comprensivo Piaget Majorana, a Roma, davanti a un'ampia platea di bambini, ragazzi, docenti, genitori e rappresentanti delle istituzioni. All'evento, che l'istituto scolastico ha intitolato "LiberiAmoci Insieme per saper essere noi", è intervenuto anche Alfredo Borrelli, il figlio del carabiniere Francesco Borrelli ucciso dalla 'Ndrangheta a Cutro, in Calabria, nel gennaio del 1982. "La Mafia è una presenza che ha una potenza unica in tutto il mondo", ha detto Borrelli, il quale ha lanciato un appello affinché “l’impegno contro la Mafia diventi la lotta principale a cui prendere parte". "La Mafia c’è ancora - ha sottolineato il fondatore di Libera -. A fare differenza in Italia oggi è l'indifferenza che dobbiamo combattere più che mai. Ogni volta che vinciamo la Mafia è solo la penultima. Perché la Mafia è in grado di autorigenerarsi e, per questo, richiede l'impegno di tutti, sempre". In primis, pretendendo la verità. "L'80% dei familiari delle vittime di mafie in Italia - sottolinea Don Ciotti - non conosce ancora la verità e senza verità non si può costruire giustizia". Soddisfatta per la grande partecipazione all'evento è Angela Tripodi, docente dell'istituto scolastico che ha organizzato l'evento. "L'idea di organizzare questo convegno è nata dalla consapevolezza che la scuola e' indispensabile oggi più che mai, in particolare, per tutte quelle persone e per tutti quei territori che vivono un oppressione che genera esclusione, povertà e assenza di prospettive e più facile assorbimento delle proposte mafiose", ha sottolineato a margine dell'evento. "La scuola è un bene pubblico essenziale in quanto in essa si costituiscono le premesse per la crescita umana e civile delle persone, per un incontro attivo con il mondo circostante, per la formazione dei saperi, delle competenze e dei sentimenti utili all'esercizio della partecipazione viva della vita di una città. La scuola è l'istituzione indispensabile allo sviluppo di pratiche di legalità e il luogo nel quale si trasmettono e si sperimentano i valori e i rapporti tra le generazioni con l'intento di facilitare la crescita di soggetti sociali, capaci di riferirsi a norme sociali condivise, che rispettano le regole del vivere comune e contribuiscono a istruire e far crescere una società più giusta".
Foto © Imagoeconomica
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