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Il Movimento delle Agende Rosse e Salvatore Borsellino si associano al comunicato di protesta della Associazione dei familiari delle Vittime di Via dei Georgofili che biasima la collocazione a tarda ora di Domenica 21 maggio dello speciale TG1 'La notte delle bombe' di Maria Grazia Mazzola". Così si legge in una nota che riporta il comunicato, secondo cui la trasmissione "ricostruisce i fatti e retroscena delle stragi del 1993 e tra queste quella del 27 maggio in via dei Georgofili. Da parte nostra - prosegue - è forte l'esigenza che le iniziative di questo trentesimo anniversario, oltre a onorare la memoria delle nostre vittime Fabrizio, Angela, Nadia, Caterina e Dario, consentano di ripercorre i fatti come sono inequivocabilmente emersi dalle indagini e dalle sentenze di condanna emesse dal Tribunale di Firenze e confermate fino alla Cassazione, ma possano contribuire anche a fare piena luce sui possibili retroscena delle stragi terroristiche su cui si sta tutt'ora indagando la magistratura fiorentina. Dispiace dover però constatare che la messa in onda sia prevista dalla Rai a tarda ora di domenica 21 maggio, in un orario che rischia di vanificarne il messaggio verso l'opinione pubblica, in particolare per le nuove generazioni verso cui l'Associazione è fortemente impegnata, perché non si perda la memoria e non si possano mai più ripetere le condizioni e le circostanze che portarono alle stragi e che vanno perciò pienamente conosciute". Le Agende Rosse lamentano che "in ben altri orari, la televisione pubblica da ampio spazio, proprio in concomitanza con l'anniversario delle stragi, a personaggi come Mario Mori. Per quanto le ultime sentenze abbiano affermato che trattare con la mafia non costituisca reato noi non accetteremo mai che uno Stato di diritto possa trattare con l'antistato, soprattutto quando questo tipo di trattative piuttosto che fermare le stragi le moltiplica provocando delle vittime innocenti come Fabrizio, Angela, Nadia, Caterina e Dario che si aggiungono, in un tragico elenco, a quelle di Via Palestro, Carlo, Sergio, Stefano, Alessandro, Moussafir ed a quelle di via d'Amelio, Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo ed Eddie".

Foto © Paolo Bassani

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