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Intervistato da Askanews, il fondatore di Libera ha ricordato l’impegno del Pontefice contro guerra, corruzione e interessi criminali

Nel bilancio dei dieci anni di pontificato di Papa Francesco c’è anche il commento di don Luigi Ciotti che, intervistato da “Askanews”, ha detto: “Si tratta di un Papa che ha compiuto una ‘storica evoluzione' su temi come quelli di mafie e corruzione. Nella Chiesa, dopo decenni di solo impegno su questioni etiche o di morale sessuale, Francesco ha guardato anche alla questione sociale, facendola diventare 'predominante'. Ma si tratta di un percorso ancora da trasformare, per tanti aspetti, in passi concreti, non che annuncino senza poi realizzare con capacità”. Con queste parole il fondatore di Libera e della Comunità Abele di Torino ha elogiato l'operato di Bergoglio, capace, nonostante le numerose resistenze, di guidare la Chiesa verso il cambiamento e “attraversoun percorso istituzionale, pastorale, dottrinale, giuridico e storico. Le resistenze a tutti i livelli sono pertanto comprensibili - ha precisato don Ciotti -, ma non per questo occorre rinunciare a superarle”.

Una ‘capacità di azione’ che don Ciotti potrebbe aver visto anche nella partecipazione di personalità come il cardinale Matteo Maria Zuppi, a capo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana, ndr) dal maggio 2022. “Il problema è costruire. Il messaggio di Papa Francesco, nella sua radicalità evangelica, ha bisogno di uomini e donne capaci di costruire, che siano concreti, non che annuncino senza poi realizzare.” - prosegue - “Il problema che conosciamo da sempre, tra 'indietristi' e 'progressisti' della Chiesa - ha ribadito don Ciotti -, si è spostato sulla concretezza di tutti. Tutti noi, indietristi e progressisti, parliamo e basta oppure facciamo? Spesso troviamo indietristi capaci di organizzare la carità e progressisti che la proclamano senza realizzarla, e viceversa. In questo modo, amici e nemici di Francesco, diventano tutti suoi nemici”.

Dal fenomeno incalzante della corruzione e della migrazione, fino alla delicata questione geopolitica che - secondo Papa Francesco - avrebbe innescato una “terza guerra mondiale a pezzi”, don Ciotti, ha ricordato le numerose logiche di conflitto che contrastano Bergoglio e cancellano la speranza di poter vivere un mondo fatto di pace e cooperazione tra i popoli.  “Papa Francesco insiste sulla dimensione epocale delle migrazioni. Lui stesso inquadra l'argomento nella più vasta questione sociale e umanitaria che oggi richiedono una domanda in più. Che futuro ha l'Occidente? Quale futuro aspetta il mondo? Le guerre, la crisi climatica, la corruzione e direi lo stato di salute della democrazia, della civiltà dei diritti, sono tutti argomenti propri del tempo attuale che Papa Francesco pone in primissimo piano. Purtroppo, Bergoglio viene ostacolato su diversi fronti - ha proseguito don Ciotti -. Se, da un lato, tutela i cristiani - che sono stati massacrati in Medio Oriente - e su questo non può che dialogare con la Russia, dall'altro, sulla tragedia in Ucraina è bloccato dal fronte comune tra Putin e il patriarca Kirill. Poi c'è la Cina e la crisi del cattolicesimo in America latina, mentre, negli Stati Uniti - ha ricordato - ampie fette di episcopato resistono alle innovazioni del suo magistero. Auspico che la Santa Sede trovi il sistema, sulla spinta del Pontefice, per essere forza di interposizione in grado di costruire la pace”.

Don Ciotti ha concluso la sua intervista con “Askanews” parlando del confine, sempre più sottile, che separa gli interessi criminali dalle logiche politiche. “Sono confini spesso indefinibili - ha sottolineato -. Dove c'è movimento della storia, c'è anche il crimine, direi il male. In Africa, Papa Francesco ha insistito sulla corruzione. È fondamentale sostenerlo affinché la Chiesa, a tutti i suoi livelli istituzionali, si renda più credibile, fattiva, forte, concreta e capace. Anche su questo, abbiamo fatto un gran lavoro in Vaticano, che tuttavia ancora non è arrivato al Pontefice. Aspettiamo fiduciosi che i vertici della Curia romana diano seguito alle proposte elaborate ormai da cinque anni, soprattutto perché tali proposte danno forza concreta al messaggio di Papa Francesco e alla Chiesa tutta”.

Foto © Imagoeconomica

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