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È approdato il 9 marzo alla Camera l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, costituitosi nei mesi scorsi con un percorso dal basso che ha coinvolto docenti, insegnanti e studenti. Dall'Osservatorio è nato un appello i cui firmatari si prefiggono "una decisa e costante attività di denuncia di quel processo di militarizzazione delle nostre istituzioni scolastiche già in atto da troppo tempo nel nostro Paese". All’iniziativa hanno aderito anche padre Alex Zanotelli, il missionario vissuto a Korogocho per dodici anni; Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena; il fisico e saggista Carlo Rovelli; la filosofa Donatella di Cesare; il vignettista Mauro Biani; Costanza Margiotta di “Priorità alla scuola” e decine di altri docenti impegnati nel mondo sindacale e nell’associazionismo pacifista e non solo.
“Smilitarizzare le scuole e l’educazione - hanno spiegato i firmatari dell’appello - vuol dire rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza, opporsi al razzismo e al sessismo di cui sono portatori i linguaggi e le pratiche belliche, allontanare dai processi educativi le derive nazionaliste, i modelli di forza e di violenza, l’irrazionale paura di un 'nemico' (interno ed esterno ai confini nazionali) creato ad hoc come capro espiatorio. Smilitarizzare la scuola vuol dire restituirle il ruolo sociale previsto dalla Costituzione italiana”.
I firmatari parlano di "percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) attraverso l'organizzazione di visite a basi militari o caserme. Il tutto suffragato da protocolli di intesa firmati da rappresentanti dell'Esercito con il Ministero dell'Istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali e le singole scuole".
Ma ci sono anche molti episodi che hanno destato preoccupazione: il 9 luglio scorso gli studenti del ‘Giovanni Falcone’ di Gallarate (Varese) erano stati impegnati come cuochi, camerieri e hostess nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro presso il Nato Rapid Deployable Corps Italy, il corpo di pronto intervento dell’Alleanza a guida italiana di stanza a Solbiate Olona così come il 22 febbraio scorso, alla presenza del Generale di Brigata Giuseppe Scuderi della base Nato e di Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio Scolastico della provincia di Varese si è svolta la premiazione degli studenti impegnati nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento scuola-caserma e negli altri “percorsi formativi” svolti nel corso dell’ultimo anno scolastico.
La presentazione dell'Osservatorio alla Camera è stata promossa da Allenza Verdi-Sinistra, "anche noi - ha spiegato la deputata Elisabetta Piccolotti - siamo preoccupati per quello vediamo accadere in singole situazioni nelle scuole italiane, viene avanti l'idea che si possano mettere in campo attività di alternanza scuola lavoro che prevedono la presenza di ragazzi e studenti all'interno delle basi militari, abbiamo con diverse interrogazioni - ha aggiunto - anche sottolineato casi sia in Sardegna sia nel Lazio dove alcuni ragazzi sono impegnati addirittura dentro una fabbrica che produce materiale bellico e dove c'è materiale esplosivo. E poi ci sono tanti altri casi dove viene sostanzialmente minata la funzione democratica e pacifista della scuola". "Le scuole - denuncia l'Osservatorio - stanno sempre più diventando terreno di conquista di una ideologia bellicista e di un controllo securitario che si fa spazio attraverso l'intervento diretto delle forze armate declinato in una miriade di iniziative tese a promuovere la carriera militare in Italia e all'estero, e a presentare le forze armate e le forze di sicurezza come risolutive di problematiche che pertengono alla società civile".
Alla conferenza stampa hanno preso parte Rosa Siciliano, direttrice editoriale di "Mosaico di Pace", Antonio Mazzeo, docente e Peace Researcher, e alcuni rappresentanti di Cobas Scuola.

Foto © Imagoeconomica

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