Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Prosegue l’inchiesta che ha travolto l’Europarlamento, ‘fondi’ e cravatte in cambio di favori

Prosegue l'inchiesta della procura belga sullo scandalo che ha investito l’europarlamento ormai noto all’opinione pubblica con il nome di “Qatargate”, intanto, tra chi entra e chi esce dal carcere, c’è anche chi ottiene i domiciliari. E’ il caso di Andrea Cozzolino (in foto), l’europarlamentare raggiunto in un primo momento da una notifica di arresto all’uscita dalla clinica partenopea “Sanatrix”, luogo dove si trovava per accertamenti relativi alla propria salute e, ora, - ha reso noto Ansa - agli arresti domiciliari su richiesta della Corte di Appello di Napoli per consentirgli di “provvedere alle proprie esigenze di sostentamento e sanitarie”.
Trovano quindi riscontro le recenti dichiarazioni del legale di Antonio Panzeri, l’avvocato Laurent Kennes, che pochi giorni fa ha 'pronosticato' un “rischio di arresto significativo” sia per Cozzolino che per il belga Marc Tarabella, l’eurodeputato di S&D, anche lui arrestato nelle scorse ore a Bruxelles e interrogato dal procuratore Michel Claise.
La loro posizione si è infatti aggravata dopo le dichiarazioni che hanno reso Panzeri insieme all’ex assistente di Cozzolino, Francesco Giorgi, il compagno della ex vicepresidente dell’Eurocamera, Eva Kaili, in carcere dal 9 dicembre scorso; anche lui indagato per corruzione insieme a Panzeri. Secondo le dichiarazioni fornite da Antonio Panzeri, che ha deciso di collaborare con la giustizia e ha firmato un accordo che prevede un anno di reclusione e la confisca di beni per 1 milione, Marc Tarabella, avrebbe ricevuto fino a 140mila euro per agevolare il Qatar. Tarabella, dal proprio canto, ha sempre smentito le accuse che gli sono state rivolte e, alla polizia che gli ha notificato lo stato di fermo presso la sua abitazione di Anthisnes, in provincia di Liegi, ha dichiarato: “Finalmente, vi aspetto da due mesi, ora potrò essere ascoltato”.


tarabella ima 1843376

L'eurodeputato Marc Tarabella


Tornando ad Andrea Cozzolino, accusato di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, stando alle dichiarazioni fornite da Francesco Giorgi, Cozzolino, potrebbe aver favorito il Qatar ed il Marocco ricevendo in cambio “cravatte, vestiti” e “fondi” .
Cozzolino aveva contatti con Abderrahim Atmoun (l’ambasciatore del Marocco in Polonia, ndr) grazie a Panzeri - ha dichiarato Giorgi agli inquirenti belgi -. Infatti, Panzeri era il presidente della commissione Maghreb, poi passò il testimone a Cozzolino”.
Agli atti - ha reso noto il quotidiano “La Repubblica” -, anche un’intercettazione tra Giorgi e Panzeri per accordarsi e “inserire Cozzolino e Kaili nella commissione speciale Pegasus” con lo scopo di agevolare il Marocco.
Atmoun, considerato dagli inquirenti come una persona “con un ruolo chiave”, avrebbe avuto “contatti diretti” con Cozzolino, avvenuti anche attraverso due incontri: il primo, sarebbe avvenuto il  3 giugno del 2021 a casa del parlamentare italiano per decidere di contattare il ministro degli Esteri marocchino, il secondo, sarebbe avvenuto a Varsavia il 1 giugno del 2022. In questo caso, Cozzolino, avrebbe “ricevuto un’onorificenza e una cravatta e, discusso la linea da seguire alla commissione mista Ue-Marocco del Parlamento europeo”.  Infine, stando agli elementi raccolti dai servizi belgi, sembra che  “Panzeri, Giorgi e Cozzolino abbiano ricevuto direttamente fondi da Atmoun”.
Per dovere di cronaca, oltre a registrare che l’avvocato Niccolò Figà-Talamanca, responsabile della Ong No justice without peace”, anche lui coinvolto nell’inchiesta Qatargate, è stato rilasciato “senza condizioni” dopo quasi due mesi di detenzione, attraverso la vicenda Qatargate, bisogna registrare anche una “calo” dei valori corrisposti ai tentativi di corruzione, fatti anche di cravatte. Un danno enorme sia per l’immagine dell’Europa che per l’Italia, quest’ultima, impegnata in riforme che sembrano apportare ulteriori peggioramenti ad un Paese già tristemente stereotipato.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Qatargate: Cozzolino e Tarabella rischiano il carcere

Qatargate: Antonio Panzeri si pente e collabora con i giudici

Qatargate, Giorgi vuota il sacco: tangenti per influenzare il Parlamento Europeo

TAGS:

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos