Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Con una lettera firmata da don Luigi Ciotti e inviata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai presidenti della Camera e del Senato e a tutti i capigruppo della Camera e del Senato, l'associazione Libera chiede al Parlamento "l'istituzione in tempi brevi" della Commissione bicamerale d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre organizzazioni criminali. "La Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali - scrive Libera nell'appello - non è una commissione parlamentare permanente, ma necessita di essere istituita con legge ad ogni nuova legislatura. Per questa ragione, fin dal primo giorno dell'insediamento delle camere, numerosi senatori e deputati hanno depositato il disegno di legge per la sua istituzione, consci che sia una priorità per il nostro Paese". Ad oggi però, rileva Libera, "non appare calendarizzata la discussione di nessuno di questi disegni e, seppur sia comprensibile che in questo momento sia data priorità alla legge di bilancio, affinché l'Italia non vada in esercizio provvisorio, è importante dare un segnale forte alle mafie e alle forme corruttive, discutendo questo provvedimento all'indomani dell'approvazione della legge di bilancio: il problema delle mafie, ma anche dei fenomeni connessi della droga, della corruzione, del gioco d'azzardo e dei disastri ambientali prodotti dalla criminalità organizzata - osserva l'associazione - sono diventati nella testa di troppe persone oggetto di normalizzazione, come emerge anche dal rapporto del 2022 di Demos&Pi. e Libera". Nell'appello, inoltre, viene sottolineato che "la pandemia e la crisi economica che stiamo vivendo conducono molte persone ad occuparsi delle emergenze quotidiane da affrontare, ma c’è un filo rosso che tiene unite le grandi diseguaglianze globali, le speculazioni finanziarie, le mafie e la corruzione: e' il filo della criminalità dei potenti, delinquenti che trovano il modo di stringere sodalizi a scapito di ampie fasce della popolazione, che rischia di sentirsi sempre più impotente e di essere in via crescente impoverita" e "le numerose inchieste portate avanti da magistrati e forze dell'ordine - aggiunge l'associazione - dimostrano con chiarezza che mafie e corruzione sono ancora forti e che c’è bisogno di uno scatto, di un sussulto di coscienza prima che sia troppo tardi. Nella politica del Paese il problema delle mafie è un argomento messo da parte: è giunto il momento di diventare più presenti in quei contesti scomodi e lontani dove le mafie proliferano". Per queste ragioni, conclude Luigi Ciotti nella lettera-appello, “è urgente che il Parlamento istituisca in tempi brevi la Commissione bicamerale d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre organizzazioni criminali, e che lavori alacremente per leggere ciò che sta avvenendo sui territori e avanzi accanto alla denuncia delle proposte utili a liberare il Paese dalla morsa degli interessi criminali e dalle troppe connivenze di cui godono".

Fonte: Agi

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Scarpinato: ''Serve commissione antimafia. Allarme ergastolo ostativo''

Senato: Movimento 5 Stelle chiede istituzione commissione antimafia

''Decreto su ergastolo ostativo disincentiva collaborazione. Farà male al Paese''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos