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Era un tiratore esperto e si allenava da diverso tempo al poligono di via di Tor di Quinto Claudio Campiti, il 57enne che nei giorni ha ucciso tre donne e ferito altre tre persone a colpi di pistola durante la riunione condominiale del consorzio Valleverde in un gazebo di via Monte Gilberto a Fidene, Roma. 
A dimostrare la sua capacità nell'usare la pistola ci sono i tre colpi sparati e le tre donne uccise. L'uomo però l'altro ieri, dopo essere entrato al poligono e aver preso la pistola con le munizioni, non ha sparato neanche un colpo e si è allontanato per andare a compiere la strage. A Campiti potrebbe venire contestata anche l'appropriazione indebita dell'arma. La Procura, con il pm Giovanni Musarò, contesta al 57enne l'accusa di triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, il triplice tentato omicidio, in riferimento alle persone rimaste ferite. La struttura del poligono intanto è sotto sequestro e i carabinieri stanno conducendo accertamenti, acquisendo documenti, tra cui i verbali di entrata e di uscita, e visionando i filmati delle telecamere. L'obiettivo è ricostruire eventuali responsabilità di chi doveva vigilare, al momento però non ci sono altri indagati.

L'azione di morte
Secondo la ricostruzione degli inquirenti obiettivo del 57enne era il consiglio di amministrazione del Consorzio Valleverde, società che gestisce una serie di villette sul lago del Turano, in provincia di Rieti. Con quel consorzio era in guerra da anni, si sentiva perseguitato e si rifiutava di pagare le spese. L'uomo, intorno alle 9.30, era entrato nella struttura di legno e plexigas di via Monte Giberto, a poca distanza da un bar. Dopo aver chiuso la porta dietro di sé e ha cominciato a sparare facendo fuoco in direzione delle persone sedute al di là di un tavolo. Colpi in sequenza, sparati con precisone da chi è avvezzo all'uso delle armi. Sul colpo sono morte le tre donne: Sabina Sperandio, 71 anni consigliera del consorzio, Nicoletta Golisano, 50 anni revisore dei conti ed amica di famiglia del premier Meloni, Elisabetta Silenzi, 55 anni segretaria contabile. Le vittime sono raggiunte al torace. 
Restano ferite altre quattro persone: Bruna Marelli, 80 anni presidente del Consorzio, Carlo Alivernini e Fabiana De Angelis. Ad un tratto però la pistola si è inceppata e a quel punto uno dei presenti si è lanciato addosso al killer bloccandolo, aiutato poi da altre persone, rimanendo anche lui ferito.

Foto: it.depositphotos.com

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