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Educare alla legalità attraverso la bellezza: dipingere per riscattare l’Umanità perduta

Gaspare Mutolo, un nome che dice poco ai più, ma molto racconta negli ambienti in cui Giustizia e Legalità rappresentano valori, ideali e obiettivi da perseguire. Mutolo entra negli anni ’50 nell’ organizzazione mafiosa palermitana e, in uno dei soggiorni trascorsi in prigione, incontra la pittura. È l’inizio del riscatto. Imparare l’arte del dipingere, trasformare in bellezza il male compiuto, sono azioni che negli anni ’90 producono in lui una metamorfosi che ancora oggi appare feconda di frutti. Si può, in quest’era così controversa, credere che la bellezza e l’arte possano rivestire il ruolo di strumenti necessari per educare, soprattutto i giovani, a vivere ed operare nella legalità? Si può, lo dimostra la lettura delle opere di Gaspare Mutolo esposte presso il Laboratorio Campania Bellezza del Creato, nei locali del Santuario di Madonna dell’Arco, dall’8 al 20 ottobre, opere che compongono una “personale”, La Metamorfosi dell’Anima, che è tale di nome e di fatto. Gaspare Mutolo, infatti, attraverso la pittura si racconta senza infingimenti, e altrettanto sinceramente, racconta gli anni trascorsi nell’organizzazione siciliana ed evidenzia elementi che più di altri lo indussero a riflettere e meditare, fino a diventare collaboratore di Giustizia prima con Giovanni Falcone e poi con Paolo Borsellino. Il “brutto” che ogni forma di illegalità inevitabilmente porta con sé si trasforma in forme, colori, immagini che comunicano come si possa cambiare, anche quando il male ci ha toccati profondamente. L’incontro di Giuseppe Ottaiano, alla perenne ricerca di una Bellezza che possa narrare il Buono del vivere umano, con Pasquale Adamo, che lo ha messo in contatto con Mutolo e le persone che lo accompagnano nel suo nuovo cammino, ha reso possibile la realizzazione della Mostra, che dal’8 al 20 ottobre offrirà ai visitatori la possibilità di leggere, attraverso i tratti semplici ed essenziali della pittura “naif”, la complessità dell’esperienza umana del collaboratore di giustizia, dall’infanzia povera e travagliata all’appartenenza mafiosa, dall’incontro con l’amore alla redenzione cercata e perseguita coraggiosamente.
Autodidatta, Mutolo sceglie colori forti, come quelli della natia Sicilia, il bianco abbagliante della luce e della purezza, immagini affioranti dal ricordo che diventano memoria sulla tela. In considerazione della particolare storia del personaggio Mutolo, che da poco tempo si è avviato all’uscita dal Programma di Protezione, il Vernissage della Mostra si è tenuto giovedì 6 ottobre nella sala convegni del Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato, presso il Santuario della Madonna dell’Arco, con un evento su invito cui hanno aderito, insieme ai volontari dell’Associazione Culturale Terre di Campania APS, i Padri Domenicani del Santuario, Istituzioni, Associazioni, Scuole, privati cittadini, per riflettere su un fenomeno che può essere sconfitto solo attraverso una concreta sinergia fra donne e uomini di buona volontà.


mostra mutolo


“Educare alla legalità attraverso la bellezza” il titolo dell’incontro dibattito che ha visto partecipare Gaspare Mutolo in persona, accompagnato dalla sua curatrice artistica Maria Santamaria. L’incontro si è aperto con un intervento musicale della violinista Snezana Tintor Favazza, seguito da un video intervento di Aaron Pettinari, Caporedattore di ANTIMAFIADuemila, che ha introdotto i successivi interventi, costituiti da riflessioni e/o domande a Gaspare Mutolo, per consentire a tutti di conoscere la sua storia e riflettere propositivamente sui temi della legalità in tutti i suoi aspetti, dalle trasformazioni delle mafie nel tempo alla giustizia riparativa, dal femminicidio alla delinquenza giovanile e al bullismo, dall’educazione civica al rispetto per l’ambiente, offrendo così l’opportunità per parlare di bellezza nel senso più ampio del termine. Si sono succeduti: Padre Gianpaolo Pagano Priore Comunità dei Domenicani del Santuario Madonna dell’Arco, Padre Francesco M. Ricci Priore Comunità dei Frati Predicatori della Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia; Dott. Carmine Esposito e Dott.ssa Veria Giordano, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Anastasia;  Avv. Prof. Mariano Menna,  Ordinario Dipartimento di Giurisprudenza – Unicampania e Presidente Ass. Giuristi Cattolici della Diocesi di Nola; Dott. Antonio Falcone, Presidente Amci Associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Nola; Dott. Aldo Bova, Presidente Nazionale Forum delle Associazioni Socio Sanitario; Avv. Pasquale D’Errico Associazione Nazionale Carabinieri- Sezione Napoli Est; Dott. Enrico Tedesco Segretario Fondazione Polis; Dott. Francesco Manca, Referente Regionale della Fondazione Studi Tonioliani e Segretario regionale UCSI Unione Cattolica Stampa Italiana; Pasquale Adamo, curatore dell’incontro con Gaspare Mutolo; Prof. Gaetano Romano, Critico dell’arte – Operatore culturale; Prof. Mino Iorio, Docente – Storico dell’arte, accompagnati  da vari interventi dei presenti. Filo conduttore dell’evento, coordinato dalla Prof.ssa Maddalena Venuso, Giornalista – Presidente Associazione Terre di Campania APS, l’arte di Gaspare Mutolo, come strumento di accrescimento culturale ma anche e soprattutto come strumento di sviluppo di una coscienza civica e sociale, possibile anche attraverso l’educazione alla Bellezza. L’evento si è svolto col sostegno di: Comune di Sant’Anastasia; Di Perna – Generali Assicurazioni; Palazzo Dominici – Hotel; Maxtris Confetti; Campus Principe di Napoli. Hanno collaborato alunni e docenti degli istituti scolastici: ISIS EINAUDI-GIORDANO di San Giuseppe Vesuviano (Na); ISIS Manlio Rossi Doria di Marigliano (Na).

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