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La perizia dei carabinieri non convince la famiglia: “Delusi, conclusioni contraddittorie”. Nel filmato appaiono due persone: “Fatto gravissimo

L’ex capo area comunicazione di Monte dei Paschi di Siena David Rossi non è stato narcotizzato, era cosciente, si è aggrappato con le mani alla barra di protezione della finestra del suo ufficio e si è lasciato cadere nel vuoto, nel vicolo di Monte Pio dietro Rocca Salimbeni dove lavorava: in pratica un suicidio in piena regola. E’ questa, in estrema sintesi, la conclusione alla quale sono arrivati i carabinieri del Ris e un collegio medico legale sulla misteriosa morte del 6 marzo 2013 di David Rossi. In conferenza stampa, ieri, sono stati illustrati i 49 quesiti della super perizia di 938 pagine sulla morte dell'ex manager senese richiesta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Pierluigi Zanettin. Riguardo all'ipotesi dell'omicidio, avallata dalla famiglia, a sgombrare il campo, almeno per il momento, è stato il colonnello Sergio Schiavone del Ris dei carabinieri: "Altre ipotesi con la presenza di terzi che lo lasciano cadere riproducono ipotesi non compatibili" ha detto, aggiungendo poi che il bagliore che si vede nel video dopo la caduta di Rossi "verosimilmente è una goccia di pioggia e non l'orologio del dottor Rossi". Quanto alla famosa mail di Rossi con scritto 'help' il colonello Massimo Giannetti del Racis ha detto che "non ha nulla di strano perché è stata scritta e spedita prima della morte". Il colonnello Rubino Tomassetti del Ros ha poi confermato che la sera della morte nessuno rispose alla chiamata dell'onorevole Daniela Santanché arrivata sul telefono di Rossi. Si trattò di un "errore del tabulato", quella fu "una chiamata non risposta" e che dietro il numero '409909' non c'era alcun conto corrente cifrato quanto piuttosto "un servizio di 'sos ricarica telefonica". Tuttavia, dalle relazioni emergono anche alcuni nuovi elementi investigativi definiti dai commissari "interessanti" e per questo saranno "trasmessi alla procura di Genova e a quella di Siena" ha detto Zanettin: “C’è la possibilità dell'istigazione al suicidio" ha spiegato. E se la lesione al fegato di Rossi per i periti medico legali è compatibile con la caduta a terra, ad alimentari i dubbi della commissione è la presenza, di altre nove lesioni che, secondo i medici, non sono invece compatibili. "Non possono andare oltre le 12, 24 ore precedenti la caduta, escludendo che siano auto inferte". Sempre riguardo a quella caduta, la consulenza chiarisce che c’era margine per salvare l’ex manager senese se i soccorsi fossero arrivati prima. “Sono state tolte chance di sopravvivenza al dottor David Rossi nei venti minuti in cui non è stato soccorso”, ha affermato il medico Roberto Testi, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Città di Torino, ieri a palazzo San Macuto a Roma intervenendo alla conferenza stampa indetta dalla commissione parlamentare d'inchiesta. "Rossi - ha sottolineato il medico - era una persona giovane, in buona salute che non aveva patologie particolari, che ha subito molte lesività, ma non vi è stata una emorragia interna fatale. Conseguentemente a queste lesività possiamo dire che David Rossi muore per un combinato trauma poli distrettuale, ma anche per una bronco-aspirazione ematica massiva. Con una prolungata agonia i polmoni si sono riempiti di sangue". Ma l’elemento di vera novità è un video, inedito e tenuto segreto, di una seconda telecamera della sorveglianza che ha ripreso due dipendenti di Mps uscire dall'ufficio, nelle vicinanze del vicolo, alle 20.01. Immagini acquisite e poi cancellate, su cui sono già stati fatti accertamenti e che sono state trasmesse alla procura di Genova perché, per Zanettin, "in contrasto con tutti gli atti processuali" in cui era stato detto che c'era un unico video relativo alla caduta di Rossi.

La delusione della famiglia
Tutte le risultanze emerse dalla perizia però non convincono affatto la famiglia Rossi che ritiene che David sia stato ucciso, come del resto, oltre ai vari indizi emersi in questi anni, aveva detto, intercettato, l’ex senatore Giancarlo Pittelli nell’ambito dell’inchiesta Rinascita-Scott. “Siamo rimasti molto delusi”, ha affermato all'Adnkronos Carolina Orlandi, figlia di Antonella Tognazzi, la vedova di Rossi. “Sono state fatte vedere le cose in maniera parziale”, ha aggiunto. “La delusione deriva dal fatto che abbiamo ascoltato ciò che abbiamo già sentito nove anni fa, nella prima archiviazione che, a detta di tutti, è stata superficiale e grossolana. Abbiamo sentito le stesse giustificazioni che non stanno in piedi". "Poi ci sono le novità, sulle quali è importante lavorare - ha detto ancora - E' gravissimo sia comparso un video di un altro ingresso di Mps mentre ci è sempre stato detto che non esisteva un altro ingresso rispetto a quello principale, che tutte le altre porte di uscita erano allarmate e che non esistevano altri video. Ora non solo salta fuori un video, ma scopriamo che è stato cancellato anche se non sappiamo quando. Un video scoperto da Migliorino (vicepresidente della Commissione, ndr) e confermato dal Racis, ma che non hanno scoperto due procure che ci hanno lavorato in questi nove anni ben tre volte". Inoltre, seconda la Orlandi, “è importante la relazione medico-legale perché le risultanze vanno in un'altra direzione rispetto a quella del Ris”. “Le ferite al viso non sono compatibili con la caduta, fanno pensare a una colluttazione. La tesi del nostro consulente, il prof Introna, era che David fosse stato tenuto fuori dai polsi e che ciò avrebbe prodotto le lacerazioni che ha nel polso della mano sinistra e, secondo i medici legali, quelle ferite sono compatibili" con questa ricostruzione, ha spiegato la figlia di Antonella Tognazzi. Ci sono insomma delle contraddizioni tra gli esiti del Ris e quelli del collegio medico legale: "Noi aspettiamo di entrare in possesso delle relazioni e speriamo che la Commissione possa portare avanti il suo lavoro", ha sottolineato la giovane. Di contraddizioni ha parlato anche l’avvocato della stessa Tognazzi. “Pur ringraziando a nome di Antonella Tognazzi e Carolina Orlandi la Commissione Parlamentare d'inchiesta per il grande lavoro fatto e per quanto scoperto finora, non posso non stigmatizzare la ragione per cui i Consulenti della Commissione, per un verso, hanno riconosciuto sia l'esistenza di lesioni riconducibili ad una aggressione sia che la lesione sul polso sinistro possa essere la conseguenza di un afferramento del polso e dell'orologio da parte di terzi e, per altro verso, hanno escluso che tutto questo sia compatibile con un afferramento ed una esposizione di Rossi fuori dalla finestra ad opera di terzi. Tali conclusioni appaiono in assoluta e totale contraddizione e non sono state accompagnate da spiegazioni scientifiche a nostro avviso solide e sufficienti”, ha commentato all'Adnkronos l'avvocato Carmelo Miceli. Il legale ha quindi annunciato di proporre alla Commissione di disporre l'audizione del professor Franco Gelardi e del professor Francesco Introna, i consulenti tecnici che, in nome e per conto delle mie assistite, hanno dimostrato l'esistenza di lesioni non riconducibili ad una precipitazione da suicidio e ricostruito una possibile dinamica della caduta alternativa al suicidio ed imputabile all'azione di terzi. "Credo che, a questo punto, sia fondamentale sentire tutti i consulenti, anche quelli delle persone offese e, se del caso, - ha concluso - disporre un confronto tra loro tanto su questioni specifiche controverse, come l'esistenza di eventuali lesioni epatiche, quanto sulle conclusioni sulla più probabile ricostruzione della dinamica della caduta, se auto indotta o ad opera di terzi”.

Punti fermi
Al di là della caduta e della modalità della caduta oggi è emersa una verità, sostiene Paolo Pirani. legale della madre e del fratello dell’ex capo area comunicazione di Mps, “ci sono sicuramente ferite non compatibili con la caduta, non auto-inferte e successive alle ore 18, come noi abbiamo sempre sostenuto”.
Si tratta di “un punto fermo e sicuro”, l’ha descritto Ranieri Rossi, fratello di David. L’altro punto fermo è quello della presenza di un’altra persona nel vicolo dove precipitò l’ex manager senese. "Il Racis ha confermato, da un fotogramma, che anche un'altra persona entra in quel vicolo alle ore 20.04, cinque minuti dopo la caduta di Rossi: non era un'ombra sul muro, nel vicolo è entrata una persona che sembra possa aver guardato il corpo di Rossi ed essere poi uscita dal vicolo”, ha detto all'Adnkronos il deputato M5s e vicepresidente della Commissione d’inchiesta Luca Migliorino. Un particolare importante visto che, ha ricordato lo stesso deputato pentastellato, se i soccorsi fossero avvenuti prima "secondo i medici legali David Rossi poteva essere salvato". Tornando alla caduta, il punto fermo più importante, ha ribadito Ranieri Rossi, è che David “è stato picchiato prima di precipitare. Quelle ferite (considerate dagli esperti non riconducibili alla caduta ndr), prima delle ore 18, non le aveva". "Ciò dovrebbe destare sospetto e fare aprire un certo tipo di indagine", ha sottolineato anche Ranieri che non è affatto convinto dalla ricostruzione dei Ris della caduta, considerata dai carabinieri frutto di un gesto volontario. "Secondo il Ris si è suicidato, ma quando si fanno certe affermazioni si devono fornire esperimenti e metodi usati - ha osservato Ranieri - Chiederemo come hanno fatto ad arrivare a queste conclusioni perché il filmino della simulazione, secondo noi, non dimostra nulla". La modalità di caduta simulata dagli esperti del Ris nel filmato messo a punto con manichino virtuale, ha osservato il fratello di David Rossi, "è diversa da quella del video reale". "La nostra ipotesi è che David non fosse attaccato alla sbarra della finestra perché in tal caso, gettandosi, il corpo avrebbe ruotato", ha sottolineato l’intervistato esprimendo "rispetto per il Ris, ma chiederemo di avere tutta la relazione e tutti i dati per farli valutare ai nostri tecnici e poter fare le nostre valutazioni". "Per il momento restano forti dubbi", ha aggiunto il fratello dell'ex manager sottolineando anche la gravità del nuovo video che dimostra che quella principale non era l'unica possibile uscita dalla banca quella sera: "Poteva entrare ed uscire chiunque, al contrario di quanto è stato detto per anni". "Mi dispiace che ci siano fazioni; ci vorrebbe più attenzione per la famiglia: non ho mai visto storie analoghe, in cui si discute se si tratti di omicidio o suicidio, nelle quali tante persone parteggiano per chiudere il caso, come molti fanno qui a Siena", ha concluso.

Foto © Imagoeconomica

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