La richiesta della famiglia della giornalista uccisa con Miran Hrovatin, unitamente a FNSI, Usigrai e Odg
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l'Ordine dei Giornalisti e l'Usigrai, con l'avvocato Giulio Vasaturo, depositeranno nelle prossime ore una richiesta al pm di Roma, all'ambasciata italiana a Mogadiscio e a quella somala in Italia, per sollecitare "indagini mirate sulle dinamiche dell'attentato in cui ha perso la vita Hashi Omar Hassan, anche al fine di verificare l'esistenza di un eventuale collegamento fra questo efferato delitto e l'inchiesta, tuttora in corso, sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo 1994".
Si tratta infatti di un procedimento per il quale i pm avevano, nel settembre del 2019, sollecitato per la seconda volta l'archiviazione ma sulla quale si erano opposti le parti offese. Nell'ottobre di tre anni fa il gip ha respinto la richiesta della Procura disponendo nuova attività istruttoria e in particolare di approfondire una dozzina di punti che, a suo dire, meritano ulteriori verifiche. Il giudice ha chiesto alla Procura di ascoltare i vertici dell'Aisi, di effettuare accertamenti in relazione al ritardo con cui venne trasmessa, nell'aprile del 2018, da Firenze la trascrizione di una intercettazione tra due cittadini somali in cui i due parlando di quanto avvenuto a Mogadiscio affermano che Ilaria “è stata uccisa dagli italiani". Infine il giudice ha disposto di acquisire atti relativi al fascicolo di indagine sulla morte del giornalista Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia nel 1988. Proprio su quest'ultima vicenda il gip ha chiesto ai pm romani di verificare se esistono punti di contatto tra le due storie e spunti su cui potere imbastire nuova attività in particolare sul traffico d'armi.
Tornando al terribile omicidio con autobomba di Hashi Omar l’avvocato Giulio Vasaturo ha detto che con la famiglia Alpi “siamo molto turbati”. “Non possiamo non riscontrare la sconcertante ricorrenza di morti misteriose che lega tanti protagonisti dell'inchiesta giudiziaria sul caso Alpi-Hrovatin. Poco dopo aver testimoniato in Italia, fu rinvenuto in un albergo di Mogadiscio il cadavere di Ali Abdi, l'autista di Ilaria, deceduto in circostanze mai chiarite. Starlin Arush, attivista somala, amica dell'inviata del Tg3, è stata invece uccisa da un commando di sicari, nei pressi di Nairobi, nel 2003. Faremo di tutto affinché le autorità italiane e somale collaborino fattivamente per far luce sullo scenario che si cela dietro l'uccisione di Hashi Omar Hassan e per fare chiarezza su questa serie di inquietanti delitti che si protrae, ininterrotta, da circa trent'anni”, ha concluso. Anche l’Usigrai ha commentato la notizia dell’attentato: "Dopo aver tenuto in carcere ingiustamente Hashi Omar Hassan il nostro Paese ha il dovere morale di contribuire in ogni modo a individuare le responsabilità nell'attentato e gli eventuali legami con la vicenda dei giornalisti della Rai uccisi in Somalia nel 1994”, si legge in una nota dell'Esecutivo dell’organizzazione sindacale. L’Usigrai, infine, chiede “alla Rai di tenere i riflettori accesi su questo omicidio e alle autorità italiane di attivare tutte le iniziative necessarie per fare luce sull'attentato”.
Foto tratta da Rainews.it-GaroweOnline/Twitter
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