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Il procuratore di Catanzaro e il giornalista Klaus Davi a “Tg2 Italia”

"Le mafie esistono perché si rapportano con la collettività, con la popolazione. Le mafie esistono perché il potere ha bisogno delle mafie. Perché l'economia ha bisogno delle mafie. Oggi più che mai". Così il procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri nella puntata di "Tg2 Italia", intitolata 'Mafie all'ombra della guerra', andata in onda ieri alle 10.10 su Rai 2, condotta da Marzia Roncacci. In studio anche il giornalista Klaus Davi, recentemente minacciato dalle cosche per le sue inchieste sulle attività illecite dei capi di 'Ndrangheta, una "mafia multinazionale" ha detto Davi, "poliglotta" e che ha "insediamenti nei cinque continenti".
La sua forza rimane il traffico di cocaina, tuttavia "noi sequestriamo solo il 10 percento della cocaina che arriva in Europa e sequestriamo solo l'uno percento dei beni o soldi riciclati" ha detto Gratteri.
Perché percentuali così basse?
"L'Europa è una grande prateria dove le mafie possono tranquillamente pascolare" ha detto il magistrato. A questo si aggiunge la grava mancanza normativa che impedisce il proliferare della pratica del riciclaggio, "c'è solo una direttiva (in Europa n.d.r) che invita a evitare il contante superiore a diecimila euro. L'Europa non è assolutamente attrezzata sul piano conoscitivo e sul piano volontà in Europa nessuno" vuole "combattere le mafie perché vuol dire incidere anche sull'economia, vuol dire anche limitare il business".
Così anche in Italia. Certamente abbiamo una legislazione antimafia molto evoluta ma che "non basta - ha detto il magistrato - perché è ancora farraginosa e ci vorrebbe molto di più". Il governo? "Nell'ultimo anno non ha mandato messaggi di interessarsi a voler combattere" la criminalità organizzata in generale "o di risolvere i problemi della giustizia e dell'arretramento della giustizia".
"Non si parla più di questi temi" ha detto Gratteri, sia nell'ambito politico sia in quello dell'informazione. La 'Ndrangheta, come ha detto Davi, invece “dal punto di vista della comunicazione è molto avanti. Ha inventato le fake news, ed ha inventato la figura dello spin doctor" cioè "il manipolatore della campagna elettorale, che è stata in qualche modo terrorizzata dalla cultura anglosassone, nella 'Ndrangheta esiste da sempre. Cioè la manipolazione della comunicazione, elemento costitutivo della narrazione".
Manipolazione dell'informazione, capacità di orientare i voti e grandissime capacità economiche, "i soldi sono anche un potere intimidatorio", fanno della 'Ndrangheta una mafia 'imperialista', capace di conquistare intere nazioni. Una di queste è sicuramente la Germania: "la nazione a più alta densità mafiosa dopo l'Italia - ha continuato Gratteri - perché la Germania è la nazione più ricca d'Europa e quindi le mafie sono lì ad investire". "Poi c'è un altro dato: la Germania è esageratamente fissata con la privacy e quindi le mafie vanno a nozze. Sul piano investigativo in Germania c'è da mettersi le mani nei capelli". Altri Stati stanno già avendo gravi problemi con il fenomeno mafia come l'Olanda: "Io gli ho detto 25 anni fa 'attenzione, non siate così tolleranti, non siate così permissivi'. Non sono stato ascoltato. Ebbene negli ultimi due anni è stato ammazzato un giornalista e un collaboratore di giustizia. Oggi sono preoccupati in Olanda" ha detto, ricordando che "ora ci sono tre mafie: la 'Ndrangheta, la mafia albanese" e "la 'Maffia' che sono la terza generazione di Nord africani che si sono insediati lì".
Altra terra di conquista sono le nazioni dell'est. La guerra in Ucraina è "stata provvidenziale per il business", ha continuato il magistrato manifestando la sua preoccupazione per il mancato tracciamento degli armamenti. "Si stanno mandando armi in questa guerra però senza la tracciabilità. Io non so, se su 10 armi che si mandano" otto vengono utilizzate e due "vengono messe da parte come un tesoretto. Si poteva come minimo mettere un GPS ad ognuna di queste armi e vedere la tracciabilità".
La 'Ndrangheta potrebbe quindi sfruttare questo bacino di 'armi non tracciate' rifornendo così le proprie ‘Santa Barbara’ di armamenti molto più pericolosi di quelle utilizzati durante il conflitto nei Balcani.
Ultima ma non meno importante ‘desiderata’ della 'Ndrangheta sono le regioni del nord Italia: "Si racconta la storiella" che le mafie sono al nord "per il soggiorno obbligato. "Questo può essere vero per l'uno percento. Le mafie sono al nord perché sono venute ad offrire forza lavoro in nero, smaltimento di rifiuti in nero e costruzione di opere pubbliche con ribasso del 30 - 40 percento. Quindi c'è stato un abbraccio tra gli imprenditori mafiosi del Sud e gli imprenditori ingordi del Nord", i quali pensavano di "arricchirsi ulteriormente".
Ma di tutto questo non si parla. "Io temo il silenzio più del tritolo" ha concluso il giornalista Davi. Un silenzio che oggi copre "l'abbraccio sempre più forte" tra "l'economia illegale e l'economia legale" ha concluso il magistrato.

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