L’ingente somma di denaro è di dubbia provenienza. Gli investigatori la collegano al traffico di droga
A Milano due cittadini albanesi, di 19 e 28 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per ricettazione che l’art. 648 del codice penale descrive come un reato che commette chi “al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare”. I due giovani, infatti, sono stati trovati in possesso di 800mila euro in contanti, probabilmente provento di attività illecite anche riconducibili al narcotraffico. Gli agenti della squadra mobile di Milano, nel corso delle attività di istituto, avevano avuto notizia che un appartamento in via della Cooperazione a Rozzano, era utilizzato da alcuni cittadini albanesi per attività di narcotraffico. Per questo, giovedì scorso, gli agenti della sezione antidroga hanno avviato un servizio finalizzato a individuare l'appartamento e i soggetti segnalati. Nella tarda serata, dal portone del civico 109 sono fuoriusciti due giovani che hanno attirato l'attenzione dei poliziotti perché dapprima sembravano fossero insieme, poi hanno iniziato a camminare uno davanti all'altro a una distanza di dieci metri. L'atteggiamento sospetto ed equivoco dei due hanno incuriosito i poliziotti, spingendoli a seguirli. Dopo circa 150 metri, i due cittadini albanesi sono giunti in un parcheggio dove c'era una auto ad attenderli. A quel punto uno dei due giovani si è avvicinato all'autovettura, ha preso una mazzetta di denaro contante, l'ha riposta sotto il giubbotto e ha fatto ritorno allo stabile dal quale era uscito. Il compagno che portava sulle spalle uno zainetto, invece, si è prolungato nel parcheggio per una decina di minuti, in attesa di qualcuno. Improvvisamente è sopraggiunta una seconda autovettura di grossa cilindrata dalla quale è uscito un uomo che si è posizionato fuori dal veicolo per fare da palo. L'uomo con lo zaino è entrato nell'autovettura e poi si è incamminato verso il palazzo dal quale era uscito.
Dopo il secondo incontro, i poliziotti dell'antidroga hanno deciso di intervenire sottoponendo a controllo il giovane. Numerose le mazzette di denaro contante rinvenute all'interno dello zaino: tutte confezionate in involucri di cellophane sottovuoto, tipico confezionamento del denaro provento di attività riconducibili al narcotraffico. In seguito gli agenti hanno individuato anche l'appartamento dove all'interno si trovava l'altro giovane. E a seguito della perquisizione dell'appartamento è stato possibile rinvenire due borsoni da palestra e una busta in plastica pieni di mazzette di denaro contante confezionate nello stesso modo in cui erano confezionate quelle rinvenute nello zainetto. Valore complessivo di circa 800mila euro. Ma oltre ai contanti, sono stati rinvenuti anche numerosi foglietti e block notes contenenti conteggi e movimentazioni di denaro, involucri di plastica già aperti, nonché due telefoni criptati di nuovissima generazione. I due giovani, dimoranti in Italia da pochi mesi, non hanno fornito valide giustificazioni per la detenzione dell'ingente somma di denaro. Coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, la squadra mobile sta accertando se i due albanesi siano riconducibili a quell'anello della filiera del narcotraffico che si occupa della sola movimentazione del denaro: raccolta e trasporto oltre confine per l'acquisto di nuove partite di stupefacente. Nel frattempo, i due arrestati sono stati associati al carcere di San Vittore a disposizione dell'autorità giudiziaria competente di Milano.