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Gli auguri per gli 80 anni di Marcello Dell’Utri, con tanto di firme degli “amici” - tra cui Giancarlo Galan, ex dipendente di Publitalia, la concessionaria di pubblicità delle tv di Silvio Berlusconi che aveva al vertice Dell’Utri, e poi presidente della Regione Veneto con condanna patteggiata per corruzione - hanno infiammato il web e provocato la reazione di molti. Tra questi c'è stato anche il Comitato di redazione del Corriere della Sera il quale ha mandato una lettera a Luciano Fontana, direttore dal 1° maggio 2015 del suddetto giornale: "Caro Direttore. Vorremmo esprimerti il disagio nostro e di molti colleghi dopo aver visto un’intera pagina del Corriere dedicata all’inserzione a pagamento per gli auguri di compleanno a Marcello Dell’Utri. L’iniziativa ha suscitato anche la reazione di molti lettori, con commenti non lusinghieri sui social. Comprendiamo che questa pagina è ben diversa da un’altra inserzione, sempre a pagamento, pubblicata sette anni fa, che era una strisciante interferenza nell’attività degli organi inquirenti" - quella pagina era uscita sul Corriere della Sera subito dopo la condanna per mafia inflitta dai giudici di Palermo a Dell'Utri - "Ma anche per questo precedente", si legge sulla lettera, "riteniamo che chi gestisce le pagine pubblicitarie dovrebbe osservare maggiore attenzione ed evitare che sorga anche il minimo dubbio sull’assoluta intransigenza del Corriere della Sera nei confronti di chi ha condanne definitive per reati di mafia ed è imputato in altri processi, sempre per reati di mafia”.
Marcello Dell'Utri è già stato condannato nel maggio del 2014 con sentenza definitiva emessa dalla suprema corte di Cassazione a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, per la procura lui era stato "il garante dell'accordo tra Berlusconi e Cosa Nostra", è attualmente indagato come possibile mandante delle stragi mafiose del 1992-93 dalla procura di Firenze, ed è imputato al processo trattativa stato mafia attualmente in corso in Appello, la cui sentenza arriverà a breve. Il Cdr ha chiesto che chi gestisce le pagine pubblicitarie debba prestare maggior attenzione ai suoi contenuti soprattutto se riguardano soggetti condannati o indagati per mafia. Ebbene Dell'Utri è ufficialmente un condannato, un imputato e un indagato per mafia. E' assai difficile non prestare attenzione al curriculum giudiziario del festeggiato. Il messaggio sarà sicuramente arrivato al gruppo che gestisce l'edizione del Corriere, ovvero "RCS MediaGroup" il cui presidente è Urbano Cairo, vecchia guardia dell'impero di Berlusconi, e uno dei migliori manager nella raccolta pubblicitaria di Dell'Utri ad inizio carriera.

Foto © Imagoeconomica

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