Era accusato di rivelazione di notizie riservate
Si conclude con un'archiviazione l'indagine aperta nei confronti del questore di Roma Carmine Esposito, indagato per rivelazione di notizie riservate nei confronti dell'ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante. La decisione, come ha scritto l'AdnKronos, è del Gup del Tribunale di Palermo Fabio Pilato che ha accolto la richiesta di archiviazione del Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e del pm Giovanni Antoci.
La Procura di Palermo, dopo avere ricevuto la notizia di reato dai colleghi di Caltanissetta, aveva iscritto alla fine del 2018 il questore Carmine Esposito nel registro degli indagati per rivelazione di segreto.
Secondo l'accusa, Carmine Esposito, che all'epoca dei fatti era questore a Trapani, durante un incontro in un ristorante, avrebbe svelato a Montante l'esistenza di indagini su un esponente di Confindustria Trapani, Pietro Funaro, che sarebbero sfociate alcuni mesi dopo in un sequestro beni su richiesta dello stesso Questore.
A riferire l'episodio era stato nel febbraio 2016 l'imprenditore Pietro Di Vincenzo, ex presidente degli industriali della Sicilia. Quest'ultimo raccontò ai magistrati di essere stato a conoscenza di un episodio che gli sarebbe stato a sua volta riferito da un amico imprenditore del settore costruzioni di Palermo.
L'amico di Di Vincenzo aveva pranzato il primo aprile del 2014 al ristorante 'Charme' di Palermo e avrebbe ascoltato una chiacchierata tra Antonello Montante e il questore di Trapani di allora, Carmine Esposito in cui i due avrebbero parlato di un sequestro di prevenzione che doveva essere applicato nei confronti di Pietro Funaro, imprenditore del Trapanese.
L'imprenditore Davide Tedesco, convocato dai magistrati nel 2016, avrebbe confermato tutto e dato ulteriori particolari della vicenda. Ed è da questi elementi che è nata l'inchiesta nei confronti del questore per rivelazione di segreto.
La decisione del giudice, scrive sempre l'agenzia citando il provvedimento, sarebbe maturata in quanto "le notizie acquisite dalle persone informate dei fatti" sono "frammentarie" e dunque non consentono "una esaustiva ricostruibilità del fatto storico".
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