di AMDuemila
Slitta, per l’imminente emergenza sanitaria del Coronavirus, la requisitoria dei pubblici ministeri nel processo “Kerkent”, scaturita dalla omonima inchiesta che ha sbaragliato un importante traffico di droga e giro d’estorsioni. Inizialmente era in programma il 16 marzo, poi era stata differita al 30 marzo. “Al carcere Pagliarelli - era scritto nella motivazione - non è consentito procedere allo svolgimento del processo mediante video-conferenza, in quanto la ristrettezza delle salette non consente il rispetto delle condizioni di sicurezza”. Ma, visto il perdurare dell’emergenza, il Gup Fabio Plato ha deciso di rinviare di ufficio sia la prossima che la successiva udienza del 4 maggio. Con la speranza che, per quella data, la situazione generale possa essere migliore.
Gli imputanti che nel processo hanno scelto il rito abbreviato sono in 27: il boss Gelando Massimino, 50 anni, il figlio Gerlando, 31 anni; James Burgio, 27 anni, di Porto Empedocle; Salvatore Capraro, 30 anni, di Agrigento; Marco Davide Clemente, 27 anni, di Palermo; Sergio Cusumano, 56 anni, di Agrigento; Alessio Di Nolfo, 33 anni, di Agrigento; Francesco Di Stefano, 42 anni, di Porto Empedocle; Salvatore Ganci, 47 anni; Daniele Giallanza, 47 anni, di Palermo; Eugenio Gibilaro, 54 anni; Pietro La Cara, 42 anni, di Palermo; Domenico La Vardera, 38 anni; Domenico Mandaradoni, 30 anni; Antonio Messina, di 61 anni; Giuseppe Messina di 32 anni; Valentino Messina di 46 anni; Liborio Militello, 52 anni, Gregorio Niglia, di 36 anni, Andrea Puntorno, 42 anni di Agrigento; Calogero Rizzo, 48 anni; Francesco Romano, di 33 anni; Vincenzo Sanzo, di 37 anni; Attilio Sciabica, 31 anni; Luca Siracusa, di 43 anni; Giuseppe Tornabene, di 36 anni; Francesco Vetrano, di 34 anni.
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Processo ''Kerkent'': slitta la requisitoria dei pm per l’emergenza Coronavirus
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