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di AMDuemila
Tre giorni fa il Governo ha varato il decreto "Cura Italia", pubblicato la scorsa notte in Gazzetta Ufficiale, per far fronte all'emergenza Coronavirus ed attuare una serie di iniziative a difesa dei cittadini, del lavoro e delle imprese. Ma vi sono anche numerose misure adottate per il settore giustizia: dal rinvio delle udienze alle misure per alleggerire il sovraffollamento carcerario, dal sostegno economico ai magistrati onorari alle notifiche telematiche, fino all'organizzazione negli uffici giudiziari.
Sfogliando il sito del ministero di via Arenula è possibile leggere nel dettaglio, l'elenco delle novità previste.

I processi
Sono rinviate d'ufficio a data successiva al 15 aprile tutte le udienze dei procedimenti civili e penali ed è sospesa la decorrenza dei termini per il compimento di qualsiasi atto. Il termine inizialmente fissato al 22 marzo con il decreto legge dell'8 marzo, è stato dunque esteso. Per i procedimenti penali in cui opera la sospensione dei termini, viene interrotta, per lo stesso periodo, il corso della prescrizione e i termini di durata della custodia cautelare e delle misure diverse dalla custodia (di cui agli articoli 303 e 308 del codice di procedura penale). Sono escluse dalla sospensione, fra le altre, le cause di competenza del tribunale per i minorenni relative alla dichiarazione dello stato di adottabilità, ai minori allontanati dalle famiglie e a quelli stranieri non accompagnati, le cause relative ad alimenti e, in genere, alle obbligazioni alimentari di natura parentale, i procedimenti cautelari dei diritti fondamentali della persona e tutti quei procedimenti per l'adozione di misure di protezione da abusi familiari.
La sospensione, quindi, non opera per "tutti i procedimenti la cui ritardata trattazione può produrre grave pregiudizio alle parti" e può non operare anche quando, in presenza di procedimenti di convalida dell'arresto o del fermo, procedimenti in cui sono applicate misure di sicurezza detentive o nei quali pende tale richiesta "i detenuti, gli imputati, i proposti o i loro difensori espressamente facciano di richiesta di procedere".

Notifiche e comunicazioni
C'è il via libera all'esecuzione esclusivamente telematica delle notificazioni e delle comunicazioni in ambito penale: tutti gli uffici giudiziari potranno accedere al sistema di Notificazioni e Comunicazioni telematiche penali. Per gestire il notevole carico di lavoro delle cancellerie per le comunicazioni e le notificazioni dei provvedimenti di rinvio (o degli altri provvedimenti previsti dai decreti-legge adottati) si dispone una generale domiciliazione presso l'avvocato di fiducia dell'imputato e di tutte le parti private.

Magistratura onoraria
Vengono estese alla categoria misure simili a quelle introdotte per i lavoratori autonomi, attraverso un contributo economico pari a 600 euro mensili per un massimo di tre mesi, calcolato sulla base dell'effettivo periodo di sospensione dell'attività.

Uffici giudiziari
Per il periodo compreso tra il 16 aprile e il 30 giugno 2020, i capi degli uffici giudiziari, sentiti l'autorità sanitaria regionale, il presidente della Giunta della Regione e il Consiglio dell'Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie per consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal ministero della salute, al fine di evitare assembramenti all'interno dell'ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.

Carceri
Dopo i disordini dei giorni scorsi in diverse carceri italiane sono stati stanziati venti milioni di euro per interventi urgenti all'interno delle carceri. Sarà necessario intervenire su strutture e impianti per ripristinare la funzionalità degli istituti penitenziari danneggiati.

Polizia Penitenziaria e detenuti
Fondi ulteriori per la Polizia penitenziaria sono stati previsti dal testo licenziato dal Governo, anche in deroga ai limiti vigenti: straordinari dei dirigenti penitenziari, dei direttori degli Istituti penali per minorenni e dei poliziotti penitenziari. Previsti fondi anche per gli oneri connessi all'impiego temporaneo fuori sede e per le spese di sanificazione e disinfezione degli ambienti usufruiti dal personale.
Per quanto concerne i detenuti, il governo ha deciso che fino al 30 giugno 2020, potrà essere ottenuta la detenzione domiciliare dai detenuti che devono scontare una pena - o residuo di pena - fino a 18 mesi, come già previsto dalla normativa vigente, ma con una procedura semplificata.
Per coloro che devono scontare una pena da 7 a 18 mesi, è previsto il ricorso ai braccialetti elettronici o ad altri strumenti tecnici che saranno resi disponibili secondo un programma di distribuzione che verrà adottato dal capo del Dipartimento dell'Amministrazione in accordo con il capo del Dipartimento di Pubblica sicurezza e che dovrà tenere conto della capienza dei singoli istituti, del numero dei detenuti ristretti, nonché delle concrete emergenze sanitarie rappresentate dalle autorità competenti. Esclusi dalla norma, tra gli altri, coloro che abbiano commesso reati particolarmente gravi, come ad esempio quelli richiamati dall'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario, maltrattamenti in famiglia o stalking, coloro che abbiano partecipato alle rivolte dei giorni scorsi e quei detenuti che siano privi di domicilio effettivo e idoneo, anche in funzione delle esigenze di tutela delle persone offese dal reato. A quei detenuti che già sono ammessi regime di semilibertà, può essere concessa la proroga fino al 30 giugno 2020.

Foto © Imagoeconomica

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