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Il presidente del Movimento delle Agende Rosse ha aderito all’iniziativa in sostegno di magistrati e forze dell’ordine il prossimo 18 gennaio
“Al Procuratore Gratteri va la mia gratitudine per quello che sta facendo e riprendendo una parola che ho inserito nella mia agenda rossa: Resistenza, resistenza, resistenza! Bisogna resistere perché alla fine vinceremo”. Sono queste le parole del presidente del Movimento Agende Rosse, Salvatore Borsellino, fratello di Paolo assassinato nella strage di via D’Amelio insieme alla sua scorta, intervistato dal giornale “LaC news24”, per esprimere solidarietà e vicinanza al procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, in vista della manifestazione “Tutti insieme con Gratteri” indetta per sostenere il magistrato e le forze di polizia il prossimo 18 gennaio davanti alla procura di Catanzaro. “Ritengo sia indispensabile ed un dovere di tutti i cittadini far sentire il nostro sostegno a questo magistrato che coraggiosamente sta conducendo la sua battaglia. - ha detto Borsellino al quotidiano online - Quello del magistrato è un lavoro molto solitario. Ricordo quando mio fratello Paolo, commemorando Giovanni Falcone nel trigesimo del suo assassinio, raccontò di quando, entrando nella sua stanza, egli gli disse: ‘Paolo, la gente fa il tifo per noi’. Ecco, questi magistrati a rischio, questi magistrati che combattono in prima linea, hanno bisogno di sentire il sostegno della gente. Ed io credo che Gratteri meriti questo supporto”.
Il presidente delle Agende Rosse ha anche spiegato che tutto il Movimento ha aderito all’iniziativa del prossimo 18 gennaio, ma Borsellino si è rammaricato di non poterci essere di persona: “Mi rammarico però di non poter essere presente, perché stiamo organizzando una manifestazione per ricordare Paolo nel giorno del suo compleanno. Lo abbiamo sempre fatto nel giorno della sua morte, il 19 luglio, ma mio fratello continua a vivere nel cuore di molti e dei tanti che combattiamo per avere finalmente giustizia e verità. Non possiamo partecipare, ma Gratteri lo avremo nel cuore comunque”.
E ai tanti che parteciperanno, Borsellino ha detto: “È indispensabile che ciascuno di noi faccia la propria parte a dispetto di un sistema che invece nasconde le informazioni, perché è vergognoso come la stampa nazionale abbia quasi completamente occultato la notizia dell’indagine 'Rinascita-Scott', un’indagine fondamentale perché oggi la ‘Ndrangheta è, a mio avviso, anche più pericolosa di quanto era Cosa nostra nel ’92, perché ormai ha pervaso tutto l’organismo del nostro Paese e si è globalizzata”. Riguardo le dichiarazioni del Pg di Catanzaro Otello Lupacchini nei confronti di Gratteri, dopo l’operazione “Rinascita-Scott”, il presidente della Agende Rosse ha detto: “Per quanto riguarda invece le accuse, come quelle del procuratore generale Lupacchini, io ritengo che le sue affermazioni siano state molto gravi”.
In conclusione, Borsellino ha spiegato che anche a distanza di 28 anni dalla strage in cui perse la vita suo fratello, la “speranza” di raggiungere la verità “non la lascerò mai morire. Sono fiducioso perché negli ultimi processi a Palermo e a Caltanissetta, finalmente, dopo anni di depistaggi, c’è stata una svolta. La strada però sarà sicuramente ancora lunga e difficile da percorrere perché sono stati posti dei macigni, soprattutto da parte delle alte istituzioni del nostro Stato. - ha concluso - Io so che ci sono tanti giovani in Italia che hanno pezzi di Paolo nel cuore e per questa scintilla so che continueranno a combattere e sono sicuro che, almeno loro, conosceranno la verità, non soltanto storica, ma soprattutto processuale”.
Foto © Paolo Bassani
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