di AMDuemila
Aveva accompagnato il boss al summit a Catania nel 2016. Gli investigatori non escludono nessuna pista
Due uomini a bordo di una moto hanno affiancato l’imprenditore Giuseppe Benigno, 45 anni, che era su una automobile Bmw in via Kennedy a Belmonte Mezzagno. Uno dei killer ha esploso alcuni colpi che hanno ferito non in modo grave Benigno. L’uomo, nonostante fosse stato ferito, perdendo sangue dal torace e da una spalla, ha percorso in auto diversi chilometri per arrivare all’Ospedale Civico di Palermo, dove poi è stato operato per rimuovere i proiettili nella sala operatoria della chirurgia d’Urgenza. La prognosi è riservata, ma Benigno sembra ormai fuori pericolo. Questo di oggi è il terzo agguato avvenuto a Belmonte Mezzagno, dove negli ultimi mesi ci sono stati altri due agguati: nel maggio scorso l'omicidio del commercialista Antonio Di Liberto; a gennaio quello di Vincenzo Greco, manovale di 36 anni ucciso mentre era alla guida del suo fuoristrada.
Secondo le indagini degli investigatori l’imprenditore edile aveva avuto rapporti con i boss mafiosi del quartiere. Benigno era stato l’autista del boss Filippo Bisconti nel summit che si tenne a Catania nel 2016 al ristorante “Pigno d’Oro”. Circostanza raccontata dallo stesso boss che ha poi deciso di collaborare con la giustizia. In queste ore proseguono le indagini condotte dal reparto operativo dei carabinieri, guidato dal tenente colonnello Mauro Carrozzo, e coordinate dalla Dda che non escludono nessuna pista: sia quella che riguarda il rapporto che aveva con il boss Bisconti e sia quella legata al lavoro di impresario edile.
Gli investigatori hanno anche acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza nella zona di via Kennedy per cercare di risalire ai due killer. Inoltre, i militari hanno anche ascoltato, in caserma, i parenti e gli amici della vittima.
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