di AMDuemila
Alla sbarra anche Mariangela Di Trapani, al vertice del mandamento di Resuttana
Si è conclusa questa mattina con la richiesta di condanne per tutti i trentasei imputati la requisitoria dei pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise e Roberto Targaglia nel cosiddetto processo "Telea". Alla sbarra, tra gli altri, Mariangela Di Trapani (in foto), figlia e sorella dei boss Cicco e Nicolò Di Trapani nonché moglie di Salvino Madonia, che secondo l'accusa avrebbe guidato il mandamento di Resuttana. Per la donna boss i pm hanno chiesto al gup la pena a 13 anni e quattro mesi di reclusione. La pena base richiesta era di 20 anni di reclusione, aumentata per la recidiva specifica, ma dato che il processo è abbreviato la richiesta viene ridotta a 13 ani e 4 mesi. La donna era già finita in carcere una prima volta e dopo sette anni di detenzione era tornata in libertà nel 2015 per fine pena. Secondo l'accusa Mariangela Di Trapani avrebbe smistato gli ordini del marito capomafia dal carcere. Tra gli altri imputati spiccano i nomi di Filippo Bonanno, per il quale è stata chiesta la pena a 8 anni e dieci mesi di reclusione, Salvatore Ariolo, Filippo Bonanno e Salvatore Lo Cricchio. E ancora, Francesco Paolo Liga, per il quale è stata chiesta la pena a 123 anni e 4 mesi di reclusione.