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strada gino c imagoeconomicadi AMDuemila
Il fondatore di Emergency, a "1/2h in più" commenta la vicenda "Aquarius"

"Oggi in Italia c'è una guerra tra poveri, e questo è triste. 'Italiani prima! Vengono a portarci via il lavoro!'. S'è visto, gli sbarchi sono calati del 70 per cento e nessun effetto sui tassi di occupazione. La mia più grande preoccupazione è che la gente non dica nulla". A dirlo è Gino Strada, fondatore di Emergency, ospite ieri di Lucia Annunziata a "1/2 h in più", commentando la vicenda della nave Aquarius. "Questa società - ha aggiunto - sta diventando una giungla e ciò sta accadendo, purtroppo, anche nel nostro Paese. Stiamo valicando ogni possibile limite: dobbiamo capire se la vita umana vale ancora o no".
Per Gino Strada nella vicenda della nave Aquarius "sono in gioco tutti i valori della nostra società. Se riusciamo ancora a vedere una persona come tale e non ti giri dall'altra parte, anzi se non gli dai una coltellata alla schiena. Di tutta questa vicenda il punto che spaventa a me e' proprio questo. Ma in che mondo siamo? Nel mio mondo un sorriso, una gentilezza, il bisogno di accoglienza è fondamentale. Oltretutto abbiamo bisogno estremo di queste persone".
L'altra preoccupazione di Gino Strada è sulla salvaguardia di queste persone: "Cosa faremo? Andremo avanti a sballottare queste persone fino a che non c'è il morto? Per dire è stata colpa tua? Vorrei che l'Italia ritornasse ad essere un Paese civile".
Il fondatore di Emergency ha commentato le scelte politiche degli ultimi due ministri dell'Interno, Minniti e Salvini: "Minniti ha fatto una politica che è un atto di guerra contro i migranti, che ha portato molti morti. Matteo Salvini vuole portare avanti l'opera di Minniti. Io spero che l'opera di Salvini finisca come quella di Minniti, nel nulla", ha detto Strada. "Io - ha continuato Strada - ho 70 anni e sono sconcertato. Non mi aspettavo di vedere ministri dell'Interno razzisti o sbirri in Italia", riferendosi sempre a Marco Minniti e Matteo Salvini. "La politica di Minniti era pagare degli assassini per dire assassinatevi pure ma non a casa nostra - ha denunciato ancora - C'è continuità di intenti con il suo successore Salvini. Non hanno considerazione delle vite umane".
Riguardo alla proposta del neo ministro dell’Interno di ridurre i 5 miliardi previsti per l’accoglienza dei migranti, aggiunge: “Gli si dà una mano o siamo diventati così barbari e coglioni da non aiutarli? Questo clima razzista sta causando un abbrutimento sociale che richiederà intere generazioni per essere recuperato”. Secondo Strada si sta giocando “sull’ignoranza delle persone”, infatti “quando l’anno scorso sono calati gli sbarchi l’effetto si è visto, no? L’Italia è in piena occupazione“.
Strada ha anche criticato l'assenza di parole sul tema della guerra, totalmente al di fuori di ogni dibattito politico: “Mi hanno riferito che nel contratto del nuovo governo, che non ho letto, non c’è una parola sulla guerra. Questo vuol dire che per loro non è importante, non è un tema che importa ai politici. Eppure le nostre truppe sono ancora in Afghanistan in assoluta illegalità”. Il riferimento è all’articolo 11 della Costituzione, dove è scritto nero su bianco che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Strada ha anche puntato il dito contro il consiglio di sicurezza dell’Onu, i cui cinque membri permanenti producono a suo dire l’85 per cento delle armi che girano per il mondo. Ma ad avere molte colpe è anche l’Unione europea, che secondo Strada non considera più l’Afghanistan un Paese in guerra e ha messo in piedi un dannoso programma di rimpatri.

Foto © Imagoeconomica

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