Ass.Georgofili: “Non sembra un caso nel giorno delle richieste di pena a Palermo”
di AMDuemila
Il volto del boss Totò Riina (morto nello scorso novembre) dipinto in vernice rossa e corredato dalla scritta 'Santo subito’, è apparso nei muri delle vie del centro storico di Firenze. La zona è quella circostante la piazza del Duomo.
Un gesto "scandaloso e inaccettabile", tuona l'assessore comunale alla sicurezza Federico Gianassi, che ha annunciato che le scritte saranno rimosse e che si proseguirà con la ricerca dei responsabili. Non è la prima volta che i volti dei mafiosi appaiono come murales. Era già capitato in passato con Matteo Messina Denaro, a Palermo, ma il fatto che ciò avviene a Firenze, proprio nella città che nel 1993 era stata colpita dalla furia stragista con l’attentato di via dei Georgofili lascia sicuramente pensare.
"Eccoli che tornano. Avevamo già detto, fra di noi in giornata, che non sarebbe passata indenne la richiesta di condanne a Palermo per mafia e non, nel merito della trattativa Stato mafia - ha detto Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili commentando il graffito - Così presto però non ce l'aspettavamo, pensavamo che almeno avrebbero fare emettere la sentenza.Temiamo ci sia nervosismo nell'aria, chiediamo grande attenzione a di dovere. Se poi sarà una 'burla' meglio così".
Di “fatto grave e da non sottovalutare” ha parlato anche Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto. “La mafia vive di simboli - ha aggiunto - Firenze è città martire della mafia e non dobbiamo dimenticare la strage di via dei Georgofili e quella tentata di via Toscanini. Non ci si può permettere di tollerare un murales segno di consenso sociale per Cosa nostra”.
''Santo subito'', il volto di Riina appare sui muri di Firenze
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