Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

messina denaro matteo web5Prossima udienza il 16 ottobre
di AMDuemila
Dopo la pausa estiva è ripreso il processo che si celebra in Corte d’Assise (presieduta da Roberta Serio) a carico del superlatitante Matteo Messina Denaro, accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci e via d'Amelio, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti delle scorte.
Ad essere sentito nella giornata di ieri è stato il teste Giovanni Di Pietro, maresciallo dei carabinieri chiamato a riferire su indagini e processi che hanno visto la famiglia dei Messina Denaro come protagonisti a partire dagli anni Ottanta. Di Pietro, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Gabriele Paci, ha ripercorso le fasi della guerra di mafia che potrà all’ascesa dei Messina Denaro, alleati dei Corleonesi a Palermo. E’ così che furono scalzate le vecchie famiglie dei Buccellato, dei Rimi e dei Minore.
Il teste ha parlato del ruolo chiave che il padre della primula rossa, Francesco Messina Denaro, detto anche don Ciccio, rivestiva in quegli anni all’interno di Cosa nostra. Messina Denaro senior si diede presto alla latitanza e nei primi anni Novanta fu seguito anche dal figlio. Secondo l’accusa "Messina Denaro prese parte a una riunione della commissione di Cosa nostra alla fine del '91 a Castelvetrano in cui Totò Riina decise di dare via alla strategia stragista, prevedendo che la Cassazione avrebbe di lì a poco confermato le condanne del primo maxi processo contro la mafia".
L’udienza è stata rinviata al prossimo 16 ottobre quando si terrà il controesame oltre all’escussione del teste Bonanno.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos