L’accusa per l’ex sottosegretario di Forza Italia aveva chiesto 9 anni
di AMDuemila
Caserta. Cinque anni di carcere per il tentato reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa. È questa l'ennesima condanna per l’ex sottosegretario all'Economia del Pdl Nicola Cosentino, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), a termine del processo di primo grado cosiddetto "Il Principe e la scheda ballerina". Cosentino, già condannato complessivamente a 20 anni e mezzo di carcere in tre processi conclusisi nei mesi scorsi, era imputato per tentativo di reimpiego di capitali illeciti con l'aggravante mafiosa in relazione al finanziamento da cinque milioni di euro per la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe, denominato "Il Principe", voluto secondo l'accusa dal clan dei Casalesi, ma mai realizzato. L’ex sottosegretario di Forza Italia è stato invece assolto dall'accusa di corruzione mentre durante la fase delle indagini preliminari era stato prosciolto dai reati di falso e abuso d’ufficio. I sostituti della Dda di Napoli Fabrizio Vanorio e Sandro D’Alessio avevano chiesto 9 anni di carcere al termine della requisitoria. Ventuno, in totale, gli imputati nel processo.
Fonte ANSA
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Condanna a cinque anni per Cosentino
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