di AMDuemila
La vera causa della morte del giovane urologo? Per il senatore Pd è "come un diamante grezzo" emerso dai fondali del nostro Paese
Trabia. "È un viaggio nella verità. Un viaggio che ci aiuta a comprendere alcuni capisaldi strategici pseudo culturali comunicativi delle mafie". Esordisce così il senatore Giuseppe Lumia, intervenuto ieri alla presentazione del libro di Lorenzo Baldo "Suicidate Attilio Manca" organizzata dal Comune di Trabia (Pa), che ha visto come relatori il sindaco Leonardo Ortolano e gli assessori Bonaventura Zizzo e Vitalba La Russa.
Quest'ultima ha sottolineato il grande merito di Alessandro Bafumo (noto alle cronache per aver realizzato 5 anni fa la prima libreria per disabili in Italia) instancabile promotore dell'evento. "Le mafie sono abili a colpirti e farti sentire sporco - ha proseguito Lumia -. Questa è la loro forza, prima ti abbattono fisicamente e poi moralmente. La storia di Attilio Manca è esattamente questa: prima abbattuto fisicamente e poi moralmente. Questo accade nelle storie di tante vittime di mafia che hanno avuto il coraggio di battersi contro di essa. Invece di avere il riconoscimento, l'apprezzamento della società e dello Stato, i familiari delle vittime hanno dovuto masticare l'amaro cibo del 'mascariamento' per chissà quali colpe. Il paradosso è che poi uno deve 'giustificare' le proprie 'colpe'. La vittima deve addirittura difendersi!". Per il senatore Lumia la storia di Attilio Manca è quella di "un cittadino che entra dentro una scena per lui non prevista" in quanto l'urologo barcellonese "si imbatte nella storia di Provenzano che ha bisogno di essere curato". Secondo il ragionamento del parlamentare, questa è a tutti gli effetti "una storia particolare dove le mafie riescono a ribaltare lo scenario". Nelle parole conclusive dell'ex presidente della Commissione Antimafia c'è spazio per una ulteriore certezza: "La famiglia Manca si è ribellata e si sono aperti scenari di verità. Che assomiglia ad un diamante grezzo estratto da una miniera. Ma il cammino per arrivare a quella verità - che brilla e che tutti riconosciamo come tale - non si è ancora concluso".
Foto a destra © Alessandro Bafumo
Foto a sinistra © Fortunato Infantino