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prete parrocoLo scandalo della Chiesa nel libro “Lussuria” di Emiliano Fittipaldi
di AMDuemila
Sono oltre 200 i sacerdoti italiani denunciati per atti di lussuria ai danni di adolescenti, contando esclusivamente i nomi di coloro che sono condannati o indagati. Uno scandalo documentato nel prossimo libro di Emiliano Fittipaldi, “Lussuria” (Feltrinelli) in uscita il 19 gennaio. Ma, a differenza degli Stati Uniti, dell'Irlanda, del Belgio o dell'Australia – scrive La Repubblica – nel bel Paese il caso non ha finora davvero preso piede, facendo cadere nel silenzio le denunce e le domande di giustizia delle vittima. È accaduto, ad esempio, ai 67 allievi sordomuti dell'Istituto Povolo di Verona, che hanno denunciato i soprusi subiti a cavallo tra il 1950 e il 1984 da parte di venticinque religiosi, ma nessun risarcimento è stato predisposto: per l'Italia, infatti, quei reati sono passati sotto l'ala della prescrizione e non c'è niente da fare. Proprio uno degli “uomini di Chiesa” responsabili, don Nicola Corradi, è stato arrestato lo scorso 26 novembre in Argentina, accusato di “abuso aggravato” e "corruzione di minori”.
Per i rappresentanti della gerarchia ecclesiastica, poi, ecco che sopraggiungono difese d'ufficio e insabbiamenti, come è accaduto per i vescovi di Savona, Como, Brescia, Castellaneta, Palermo – si tratta del vescovo emerito, il cardinale Paolo Romeo – e per i cardinali Bertone, Antonelli e Calcagno. Quest'ultimo nel 2003 si è reso responsabile di aver trasferito di parrocchia un prete già segnalato, don Nello Giraudo. Spostamento in seguito al quale non ci fu alcun provvedimento. C'è da dire, poi, che ancora il Vaticano non ha predisposto l'obbligo per i sacerdoti di denunciare i colleghi che abusano di minori. E questo nonostante i nomi e le vicende siano già numerosi, e permettano di ricostruire un inquietante quadro composto di ripetute violenze. Per Franco Legrottaglie, di Ostuni, ad esempio, nel 2016 è emersa la detenzione di materiale pedopornografico: sei anni prima era stato nominato cappellano dell’ospedale e prete in una chiesa del paese nonostante nel 2000 fosse stato condannato per libidine violenta. Ad agosto 2016, invece, un sacerdote catanese avrebbe minacciato con tanto di coltello in mano un quindicenne così da costringerlo a rapporti sessuali. Sempre nel 2016, ma a luglio, un sacerdote a Grosseto è stato rinviato a giudizio per molestie ai danni di tre ragazzine.
Vicino a Reggio Calabria, invece, don Antonello Tropea è indagato per prostituzione minorile: nel marzo 2015 viene localizzato in auto in compagnia di un diciassettenne, eppure continua ad esercitare il suo ruolo religioso. Ancora, in una parrocchia di Civitavecchia viene mandato il sacerdote Francesco Rutigliano per ordine del vescovo di Locri Francesco Oliva. Eppure Rutigliano nel 2011 era stato sospeso per “abuso di minore con l’aggravante di abuso di dignità o ufficio, commesso nel periodo tra il 2006 e il 2008”. In seguito è stato obbligato a celebrare “dodici Sante Messe con cadenza mensile a favore della vittima e della sua famiglia”.

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