di AMDuemila
Castelvetrano (Trapani). La Cassazione conferma le condanne di secondo grado per i tre uomini della green economy il cui sodalizio, secondo l’accusa, sarebbe stato vicino al super latitante Matteo Messina Denaro. Santo Sacco, Gioacchino Villa e Salvatore Angelo furono arrestati con altre persone durante l'operazione antimafia "Mandamento" del 7 dicembre 2012 dai carabinieri, coordinati dalla Dda del capoluogo siciliano. In appello erano state ridotte le pene a tutti e tre. Per Sacco la Cassazione ha rigettato il ricorso, mentre quelli di Villa e Angelo sono stati ritenuti inammissibili. All’ex consigliere comunale di Castelvetrano, nonché ex sindacalista ed ex consigliere provinciale di Trapani, Santo Sacco, sono stati confermati 8 anni e 7 mesi. A lui vengono contestati fatti risalenti all'epoca in cui era consigliere comunale (dal 2001 a parte del 2010). La sentenza ha escluso che fosse organico e affiliato a Cosa nostra e lo ha condannato per concorso esterno e per una tentata estorsione.
Gioacchino Villa, dipendente della "Ecol Sicula", è stata confermata la condanna a 6 anni e 8 mesi mentre per l'imprenditore di Salemi Salvatore Angelo sono toccati 8 anni e 2 mesi.
"Sto valutando - ha dichiarato Franco Messina difensore di Sacco - l'opportunità di non presenziare ad alcuna futura udienza in Cassazione, certamente non più alla seconda sezione penale: è troppa la delusione di una sentenza assolutamente ingiusta e che non ha voluto rilevare i gravi errori di legittimità commessi dai giudici di merito".
Fonte ANSA