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scarpinato roberto vid ilfattoVideo
di AMDuemila

“Se noi magistrati antimafia avessimo dovuto contrastare la criminalità organizzata con gli stessi strumenti normativi dei colleghi che si occupano dei reati di corruzione e tributari, a quest’ora la mafia avrebbe vinto da Bolzano a Palermo”. A dichiararlo il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, in occasione dell’incontro sulla giustizia “Pagano i ladri o gli onesti?” alla festa del Fatto Quotidiano.

“Se questo non è avvenuto – ha continuato – è perché la legislazione ci ha dato, all’interno del codice penale, delle norme che ci hanno consentito di costruire una giustizia efficiente”. Parlando del problema corruzione, ha poi approfondito il magistrato, “abbiamo una legislazione che ha praticamente azzerato il rischio e il costo penale. Abbiamo a che fare con colletti bianchi spesso scolarizzati e integrati nel sistema sociale, operatori razionali che calcolano il rischio penale e il costo. Questa normativa delle misure alternative al carcere nasconde l’impronta classista del nostro diritto penale perchè è pensato soprattutto per un criminale emarginato non acculturato che dev’essere rieducato alla legalità e al lavoro. In Italia abbiamo assistito – ha aggiunto – ad assistenti sociali estremamente in imbarazzo perchè dovevano rieducare alla legalità senatori e deputati che la mattina dovevano andare in parlamento a fare le leggi”.


“Si parla in questi giorni della gara per il Cara di Mineo che è emersa dalle indagini di Mafia Capitale. Non entro nel merito, ma la gara è del 2011. Il reato è stato scoperto nel 2015 e si prescrive in 7 anni e mezzo. Tanto rumore per nulla: sappiamo già che sarà prescritta” ha proseguito Scarpinato dal palco della Versiliana, precisando che è destino comune a molte altre inchieste: “Il falso in bilancio per la società non quotata, che sono il 90%, si prescrive. Abbiamo una macchina che garantisce l’impunità per una larghissima fetta di reati. Si dice di spostare la lotta su contrasti ai patrimoni, ma se il reato è prescritto si tira dietro anche il bottino. Le sezioni unite della corte di Cassazione hanno recentemente detto che si può confiscare il profitto reato anche se il reato è prescritto, ma solo a una condizione: che tu abbia nel momento dei dettagli tecnici il contante nel conto corrente. Se invece devi fare la confisca per equivalente non puoi, perchè non è più una misura di sicurezza. Che cosa rischi – ha aggiunto – se non riesci a ottenere la prescrizione? Fino a 4 anni in galera non ci va nessuno, il peggio che ti può capitare è che per due volte la settimana vai a fare assistenza ai vecchietti in ospizio. Buzzi, intercettato, diceva ‘ma se pure ci beccano io 3 mesi a Regina Coeli me li faccio fumando’”.

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