di S. V. - 29 aprile 2015
Cinisi: L'Ass. Impastato chiede l'intestazione a Felicia Impastato della via Salvatore Badalamenti
Il prof. Salvo Vitale Salvatore, presidente dell’Associazione Culturale onlus Peppino Impastato di Cinisi, con lettera raccomandata inviata il 27.4.2015, ha chiesto formalmente al Sindaco di Cinisi di intestare a Felicia Bartolotta Impastato la via già intestata a Salvatore Badalamenti, della quale è stata disposta, dal sindaco stesso la rimozione dell’intestazione. Nella richiesta si fa riferimento a un articolo, scritto dallo stesso presidente e pubblicato dall’emittente Telejato, dal blog Terrasini oggi e dal sito www.peppinoimpastato.com (20.4.2015) nel quale si ripercorre la vicenda di Salvatore Badalamenti, fratello del più noto Gaetano e di Vincenzo Maltese, fucilati dai nazifascisti in Piemonte, dove, diversamente da quanto dice il poco informato leghista Salvini, persero la vita, tra il 1943 e il 1945 ben 3.500 siciliani. Al processo per l’uccisione di Peppino Impastato il boss Gaetano Badalamenti ha detto che l’Italia doveva essere grata alla sua famiglia, che aveva contribuito con il sangue di suo fratello alla liberazione dell’Italia. Le vicende in cui Maltese e Badalamenti persero la vita non sono mai state chiarite, ma il loro nome risulta a Cuneo, nell’albo delle persone vittime dei nazifascisti tra il 1943 e il 1945 e ai parenti è stato a suo tempo versato un sussidio, come vittime di guerra. Nell’articolo è già avanzata con chiarezza la proposta di cambio del nome della via.
L’intestazione della strada a Salvatore Badalamenti, partigiano, venne disposta negli anni ’50 dal Consiglio Comunale di Cinisi e solo oggi il sindaco, non essendo state raccolte prove e testimonianze che giustifichino tale scelta, ne ha disposto la revoca.
Il prof. Vitale fa presente, nella richiesta, che il gesto avrebbe una notevole importanza, considerato che la grandezza della figura di Felicia Impastato ha avuto il più alto riconoscimento nel telegramma che il Presidente della Repubblica Ciampi ha inviato in occasione della sua morte e nelle scelte già fatte dal comune di Anzola dell’Emilia, che ha dedicato a Felicia un giardino e dal comune di Terrasini, che ha già intestato a Felicia una via.
Si tratterebbe di un importante segnale di una città come Cinisi che da tempo vuole girare pagina e nella quale sono in atto importanti processi di cambiamento, come dimostra la recente vicenda del pasticciere Santi Palazzolo. Nella richiesta si propone altresì la data del 9 maggio per la eventuale nuova intestazione, in occasione delle iniziative disposte per la ricorrenza del 37° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato. Da notizie di stampa si apprende che anche il gruppo consiliare del PD di Cinisi ha presentato una uguale proposta.