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02Al teatro Garibaldi una festa in onore di una donna che con la sua passione racconta Palermo
di Aaron Pettinari - 6 marzo 2015

“Quello che veramente ami è la tua eredità”. In uno dei versi delle poesie dedicate a Letizia Battaglia, in occasione dei suoi 80 anni, che forse si riassume il senso più profondo di una festa che è un inno alla gioia e all'arte, in tutte le sue forme. E' così che ieri sera il teatro Garibaldi, alla Kalsa, ha vestito il suo “abito” più bello diventando contenitore di una mostra eccezionale che non raccoglie solo le firme dei fotografi più noti della città, ma anche quelle di giovani di talento che con i propri scatti raccontano una “visione”. Dal colore al bianco e nero, si scorre uno speciale “album fotografico” dove la città di Palermo, non viene semplicemente raccontata ma resa viva. E' così che il sogno di Letizia Battaglia, della costituzione di un archivio per il Centro Internazionale di Fotografia, diventa realtà. “Devo dire veramente grazie a tutti voi – ha detto nel suo breve intervento la storica fotografa – Oggi qui sono presenti più di cento fotografie, eseguite da fotografi giovani e meno giovani, che non sono un regalo alla mia persona ma un regalo al Centro Internazionale di Fotografia che è già realtà. Da domani inizieranno i lavori di restauro. Da qui, tutti insieme, potremo progettare e fare cose interessanti”.


E' questo concetto di unione, passione civile a difesa dell'arte e della cultura che Letizia Battaglia, esprime con forza anche mentre grida ai politici presenti che “al teatro bisogna dare i soldi!”. Anni di impegno, i suoi, vissuti per la fotografia, la politica, e la testimonianza, senza filtri, del bello e del brutto che caratterizza la propria città. Il sindaco Leoluca Orlando prende il microfono per ringraziare a sua volta ed esprimere il proprio messaggio d'auguri: “Auguri Letizia, grazie per il tuo esempio di umanità e comprensione. Abbiamo già presentato questo anno di attività e di festeggiamenti dedicati a te, che vogliamo chiamare le 'Letiziadi', che si concluderanno al Teatro Massimo tra un anno (con la realizzazione di uno spettacolo dedicato alla Natività del Caravaggio rubato a Palermo dalla criminalità organizzata, che forse si chiamerà 'Il Caravaggio rubato', con le musiche di Giovanni Sollima, testi di Attilio Bolzoni e le fotografie di Letizia Battaglia, ndr)”. Ad onorare Letizia Battaglia, oltre ai familiari, tanti colleghi, amici ed artisti a cominciare dalle attrici Ester e Maria Cucinotti, Giuditta Perriera, il poeta Roberto Deidier. Particolarmente emozionante la dedica della nipote Marta Sollima che con la sua voce, accompagnata dal violoncellista Angelo Di Mino ha scavato nell'anima dei presenti. Una festa dell'arte che si conclude con un sorriso, quello di Letizia, verso tutti coloro che si avvicinano per darle un saluto. E vedendola allontanarsi, appoggiata ad un giovane ragazzo, resta un pensiero: infinitamente grazie Letizia per il tuo esempio costante e per quell'energia che quotidianamente trasmetti a tutti coloro che si sentono piccoli granelli di sabbia in lotta contro la tempesta di questa vita.

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