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teresi-vittorioaulaDomani mattina nuova udienza per Siino ma in Procura ci si concentra sulla testimonianza del Capo dello Stato
di Aaron Pettinari - 22 ottobre 2014
Sarà Vittorio Teresi a rivolgere le domande al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. La discussione sui quesiti da rivolgere e sulle modalità della deposizione che si terrà la prossima settimana al Colle è andata avanti per giorni ed anche oggi le riunioni sono state continue. Salvo particolari esigenze in sede di dibattimento sarà appunto il coordinatore del pool a prendere la parola di fronte al Presidente.

Al suo fianco, oltre ai sostituti titolari dell'inchiesta e del processo, ci sarà anche il Procuratore Capo facente funzioni, Leonardo Agueci che nei giorni scorsi ha ribadito la propria posizione di “sostegno ai pm impegnati nel processo e di rispetto istituzionale alla più alta carica dello Stato”. Dopo le tensioni dei giorni scorsi l'obiettivo generale è quello di arrivare al 28 ottobre, data scelta dal Presidente Napolitano per la sua testimonianza, in un clima più sereno di quanto non sia stato fino ad oggi tra polemiche interne alla Procura e tensioni esterne generate dal conflitto di attribuzione sollevato dal capo dello Stato e i suoi tentativi per non testimoniare. . Alla fine la testimonianza del Capo dello Stato ci sarà in quei termini fissati dall'ordinanza enunciata dal presidente della corte d'Assise Alfredo Montalto. Anche nella giornata odierna le riunioni al Palazzo di giustizia sono state diverse. C'è stato il tempo anche per un incontro fugace con il Procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, giunto a Palermo per “questioni d'ufficio” e confrontarsi con il “collega” facente funzioni Agueci. Il capo ad interim della procura palermitana ha escluso che l’oggetto del lungo colloquio di stamani fosse legato alle indagini sulle intimidazioni ricevute dal Procuratore generale Roberto Scarpinato i primi di settembre. Inoltre non è escluso che i due, membri della stessa corrente (Area, ndr), abbiano parlato anche delle vicissitudini che, da qui a breve, riguarderanno il Csm, ovvero la nomina del Procuratore capo a Palermo, che vede in corsa il procuratore nisseno assieme all'attuale procurator di Messina Guido Lo Forte e il magistrato in forza ad Eurojust Franco Lo Voi. La Commissione incarichi direttivi del Csm, lo scorso luglio, aveva assegnato tre voti a Lo Forte ed uno ciascuno a Lari e Lo Voi ma la nomina venne stoppata dopo l’intervento del Presidente Napolitano. La palla è ora passata al nuovo plenum di Palazzo dei Marescialli che a nelle prossime settimane dovrà affrontare anche la nuova nomina per la guida della procura. E intanto domani si torna all’aula bunker di Palermo dove, ancora una volta, a deporre sarà il “ministro dei lavori pubblici” di Cosa nostra, Angelo Siino.

DOSSIER Processo Trattativa Stato-mafia

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