La Procura di Palermo ha già richiesto l'archiviazione
di AMDuemila - 6 ottobre 2014
Il futuro giudiziario dell'ex presidente del Senato Renato Schifani (Ncd) verrà deciso dal gip Vittorio Anania. Il giudice dovrà esprimersi sulla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura, dell'inchiesta a carico del politico accusato di concorso in associazione mafiosa.
Nel luglio 2013 era stato il giudice Morosini a respingere la prima richiesta di archiviazione chiedendo nuovi accertamenti. Il nodo centrale, secondo Morosini, era capire se nella sua attività di avvocato, Schifani aveva semplicemente gravitato intorno a uomini di Cosa Nostra, o se per gli affari della criminalità si era effettivamente adoperato. Le indagini precedenti non avevano incrociato le dichiarazioni presenti nel fascicolo investigativo con ulteriori spunti che potevano pervenire da altri collaboratori di giustizia.
È per questo che Morosini aveva ordinato ai pm di interrogare Nino Giuffrè, detto “manuzza”, il luogotenente di Bernardo Provenzano, poi diventato collaboratore di giustizia nel 2002. Gli spunti investigativi suggeriti dal gip, però, per i pm non avrebbero avuto esiti tali da determinare una richiesta di rinvio a giudizio. Da qui la nuova istanza di archiviazione pendente.