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dia-web6Sequestrati beni per 1,5 milioni
di AMDuemila - 8 luglio 2014
Da questa mattina è in corso una vasta operazione contro i vertici del clan Mazzei, noto come dei 'Carcagnusi', è in corso a Catania da parte della Direzione investigativa antimafia, in sinergia con i carabinieri. Gli investigatori stanno eseguendo nove provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia, coordinata dal procuratore Giovanni Salvi, nei confronti del capo della cosca e di esponenti di spicco del gruppo mafioso.
Tra gli indagati l'attuale capo del clan, affiliato a Cosa nostra dopo il 'battesimo' del suo capo storico, Santo Mazzei, ad opera del boss corleonese Leoluca Bagarella, giunto nel 1992 appositamente a Catania per farlo diventare 'uomo d'onore'. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in collegamento con organizzazioni criminali calabresi, trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni. Nell'ambito dell'operazione la Dia ha anche eseguito il sequestro di società, conti correnti, beni mobili ed immobili, riconducibili alla cosca, per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro.

Secondo l'accusa ditte individuali e società cooperative operanti nel campo della logistica, carico e scarico merci, erano in realtà intestate a prestanome in modo da eludere investigazioni e divieti esistenti in materia di misure di prevenzione ma alla fine era la cosca a disporre di beni e denaro. I proventi venivano reinvestiti in attività illecite e redditizie come il traffico di stupefacenti con esponenti di spicco appartenenti ai clan della 'Ndrangheta operanti nel territorio della Piana di Gioia Tauro. Il sequestro ha interessato anche beni ed esercizi commerciali, come un bar, direttamente riconducibili agli indagati.

Fonte ANSA

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