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mancino-nicola-big0La posizione di Mancino non verrà stralciata
di Aaron Pettinari - 15 novembre 2012
Palermo. Si è celebrata a porte chiuse anche questa seconda giornata dedicata all'udienza preliminare del procedimento sulla trattativa Stato-mafia che riguarda 12 imputati, tra i quali gli ex ministri Nicola Mancino e Calogero Mannino, il senatore Marcello Dell'Utri, Massimo Ciancimino, l'ex capo del Ros Mario Mori, l'ex colonnello dei carabinieri Giuseppe De Donno, i boss Leoluca Bagarella, Toto' Riina e Bernardo Provenzano.

Come la volta scorsa il Gup Piergiorgio Morosini ha comunicato che i legali di alcuni imputati non hanno dato il consenso ad ammettere il pubblico permettendo così una deroga alla legge. Poiché la norma non distingue la posizione dei giornalisti, al cui ingresso le parti non si opporrebbero, anche la stampa resta fuori dall'aula bunker dell'Ucciardone. Il Gup, che resta titolare del processo dopo il rigetto dell'istanza di ricusazione presentata da un legale, ha deciso preliminarmente sull'ammissione delle parti civili dopo aver sentito le parti.borsellino-salvatore-big Il giudice, accogliendo la richiesta del pm Antonino Di Matteo per cui non sarebbero legittimati in quanto non sussisterebbero i "presupposti formali e sostanziali", non ha ammesso come parte civile il fratello del giudice Paolo Borsellino e gli altri familiari delle vittime delle stragi di mafia di Capaci e via D'Amelio. Secondo il Gup non sussiste un danno immediato e diretto risarcibile rispetto al capo d'imputazione.
Tuttavia Salvatore Borsellino è stato ammesso invece come presidente del comitato delle Agende rosse. Saranno parte civile anche Rifondazione comunista, il prefetto e attuale sottosegretario Gianni De Gennaro, il Centro Pio La Torre, il Comune di Palermo, la Presidenza del Consigio dei Ministri (fatta eccezione per l'imputato Nicola Mancino).
Il giudice ha ammesso anche i familiari dell’eurodeputato Salvo Lima e il sindacato di polizia Coisp. Intanto gli avvocati del senatore Marcello Dell'Utri, Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh, hanno annunciato che presenteranno eccezioni di incompetenza territoriale, chiedendo che il procedimento non venga giudicato a Palermo ma in altra sede, o Roma o Caltanissetta.
Per quanto concerne la richiesta presentata dall'ex ministro degli Interni Nicola Mancino di essere stralciato perché la sua posizione non sarebbe collegata a quella del resto degli imputati, dopo una breve Camera di consiglio questa è stata rigettata. L'udienza è stata infine rinviata al prossimo 20 novembre. 

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