di AMDuemila - 10 aprile 2012
Il vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, a margine dell'ultimo ciclo di incontri sulla legalità organizzato all'aula magna di Medicina dalla fondazione Falcone ha risposto ad alcune domande in merito al fatto se alle recenti amministrative palermitane si sia parlato poco di mafia ha risposto: “Io non c'ero. Se di mafia se n'è parlato poco durante la campagna elettorale per le ultime amministrative a Palermo è stato un errore.
La mafia continua a strangolare i suoi clienti ed è ancora più pericolosa perché continua a coltivare rapporti con complici e collusi. Ma la cosa più grave è quell'area di collusione e complicità dove il colluso non è strangolato ma queste aree di collusioni distruggono la qualità sociale della vita, e sono cose più gravi dello strangolamento del singolo imprenditore”.
Quindi ha aggiunto: “Ci vorrebbe un grande patto tra tutte le realtà sociali e politiche, soltanto così si può dare un colpo micidiale alla mafia. Noi in Confindustria lo abbiamo fatto espellendo dall'associazioni diversi iscritti, lo dovrebbe fare anche la politica. La lotta alla mafia non si fa soltanto con i processi e le condanne giudiziarie esiste un'area di collusione, di rapporti con la mafia che molto spesso è difficile tradurre in processi o condanne. Ma è un'area che sostiene e rafforza le cosche mafiose: è fatta di tolleranze, complicità, di tanti fattori. È questo il nodo che bisogna affrontare. La magistratura fa benissimo il suo lavoro raggiungendo risultati importanti. Occorre però che la società sia più trasparente, ci vuole coraggio, a maggior ragione dovrebbe farlo la politica che concorre alle sorti collettive del Paese. L'espulsione sarebbe un segnale importante per la collettività”.
Lo Bello è intervenuto anche sulla gestione dei beni confiscati: “La gestione manageriale dei patrimoni confiscati non mi sembra un'eresia, perchè l'organizzazione professionale consente di salvaguardare aziende e posti di lavoro, ma sono sicuro che il presidente Montante non avrà difficoltà a raccogliere l'invito di Libera di discutere dell'argomento attorno a un tavolo. È un'associazione che stimiamo e che gestisce in modo lodevole a Trapani la Calcestruzzi Ericina”.