Entrambi incensurati, sono accusati di omicidio aggravato dal metodo mafioso
Non è ancora chiaro se l’omicidio di Pasquale Nappo (in foto), avvenuto a Boscoreale due notti fa, in provincia di Napoli, sia stato l’esito drammatico di un regolamento di conti oppure la reazione a una violenta aggressione avvenuta qualche giorno prima. L’unica cosa certa, al momento, è che i due giovani responsabili della morte del 18enne si sono consegnati alle autorità. Poche ore dopo il decesso di Nappo, Giuseppe Esposito e Giuseppe Abbruzzese, di 18 e 23 anni, si sono presentati spontaneamente ai carabinieri di Torre Annunziata. Entrambi oplontini, hanno spiegato alle forze dell’ordine di non aver voluto uccidere nessuno, ma soltanto vendicare un affronto subito.
“Siamo andati a Boscoreale con la pistola - hanno raccontato i due giovani - ma volevamo soltanto intimidire chi ci aveva aggredito”. Esposito ha riferito che avrebbe riconosciuto un ragazzo nel gruppo, scoprendo soltanto dopo che si trattava di Pasquale. “Ho sparato alla cieca”, ha precisato. Poi la fuga, il cambio d’abiti e la serata ai baretti di Chiaia, a Napoli, come se nulla fosse accaduto.
La versione dei due arriva mentre gli investigatori erano ormai pronti a chiudere il cerchio: le telecamere di sicurezza del Municipio e di alcune attività commerciali in piazza Pace - luogo dell’agguato - hanno ripreso lo scooter che sopraggiungeva contromano, armati e determinati a regolare i conti. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura antimafia di Napoli, stanno seguendo una pista ben precisa: un raid condotto con metodo camorristico in un territorio già segnato dallo spaccio di stupefacenti e dal radicamento della criminalità organizzata. I due, infatti, sono accusati di omicidio aggravato dal metodo mafioso.
L’arma non è stata ancora recuperata: Esposito sostiene di averla persa nella fuga. Sequestrati invece uno dei caschi e la moto. A convincerli a costituirsi sarebbe stata la notizia della morte di Nappo, probabilmente insieme al parere del loro legale, l’avvocato Mauro Porcelli.
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