Il sindaco: “Esempio di dedizione, coraggio e fedeltà allo Stato”

A Cassano d’Adda la memoria si fa casa e impegno civile. Il 25 ottobre scorso, la cittadina lombarda ha visto l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, intitolata all’appuntato Giuseppe Bommarito (la prima a sinistra in foto) Medaglia d’oro al valor civile alla memoria, caduto vittima della mafia il 13 giugno 1983 a Palermo, insieme al capitano Mario D’Aleo e all’appuntato Pietro Morici. La cerimonia si è articolata in più momenti, tutti dedicati al ricordo di chi ha dato la vita per difendere la legalità. Si è iniziato alla Tenenza dei Carabinieri di Cassano, dove è stata deposta una corona d’alloro alla presenza dei familiari di Bommarito e di molti rappresentanti dell’Arma. In seguito, autorità e cittadini hanno raggiunto piazza Garibaldi per l’alzabandiera, un momento di raccoglimento condiviso da tutta la comunità. Successivamente, il corteo si è fermato davanti alla nuova sede dell’Associazione, dove è stata scoperta la targa commemorativa. A rendere il tutto ancora più significativo è stata la partecipazione attiva di tanti ragazzi, arrivati dal liceo Giordano Bruno e dalla scuola media Manzoni. Gli studenti, coinvolti in percorsi formativi sui valori della legalità e della memoria, hanno portato riflessioni e testimonianze che raccontano come il sacrificio di quegli uomini continui a parlare alle nuove generazioni, trasformandosi in costruzione di coscienza civica.
Presenti alla cerimonia, oltre alla sorella dell’appuntato Bommarito, Francesca Bommarito, e alle più alte autorità militari, anche il figlio di Giuseppe Bommarito, l’ausiliario dei Carabinieri Salvatore Bommarito, che ha ricordato con parole commosse l’eredità morale lasciata da uomini come i Carabinieri caduti negli anni delle stragi mafiose. Il primo cittadino di Cassano d’Adda, il sindaco Fabio Colombo, ha detto: “È un giorno che parla di memoria, di riconoscenza e di impegno verso i principi più nobili che fondano la nostra convivenza. L’appuntato Giuseppe Bommarito ha incarnato, fino all’estremo sacrificio, la dedizione al dovere, il coraggio e la fedeltà ai valori dello Stato. Intitolare questa sede al suo nome è un segno tangibile che ci ricorda come la legalità, l’onore e il bene comune non siano concetti astratti, ma valori concreti, per i quali qualcuno ha scelto di dare la propria vita”.

Foto tratta da Facebook

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