Secondo l’accusa: “Favori in cambio di assunzioni e tesseramenti”
Enrico Tiero (in foto), consigliere regionale di Fratelli d’Italia nel Lazio, è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Latina al termine di un’indagine coordinata dalla Procura del capoluogo pontino e condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza. Secondo quanto emerso, il politico avrebbe favorito alcuni imprenditori attivi in diversi settori – tra cui commercio alimentare, sanità e raccolta rifiuti – agevolando pratiche e iter amministrativi in cambio di assunzioni e, in un caso, di una somma di denaro e “la sottoscrizione di schede di tesseramento al partito” di Giorgia Meloni. Nella stessa inchiesta risulta indagato anche Fabrizio Ghera, assessore regionale ai rifiuti e anch’egli esponente di Fratelli d’Italia. L’arresto di Tiero era stato richiesto dai pubblici ministeri già la scorsa settimana, ma il gip ha atteso di ascoltarlo in base a quanto previsto dalla legge Nordio. L’interrogatorio si è tenuto giovedì ed è durato circa tre ore. Nel frattempo, dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale è arrivata la richiesta di un passo indietro del consigliere dalla presidenza della Commissione Attività produttive. “Siamo pienamente consapevoli del valore della presunzione di innocenza (…) ma in un contesto istituzionale come quello del Consiglio regionale è altrettanto necessario preservare la fiducia dei cittadini e il corretto funzionamento delle commissioni. In attesa che la magistratura faccia piena luce sui fatti, è indispensabile un gesto di responsabilità politica”, hanno dichiarato i capigruppo.
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