Agenti della Questura di Andria hanno eseguito l’arresto di tre uomini, di età compresa tra i 34 e i 38 anni, ritenuti responsabili — a vario titolo e in concorso — di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, nonché di detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplodente in luogo pubblico. Le vittime, commercianti locali, avrebbero subito richieste di denaro impartite con toni intimidatori e violenti ma, per il timore suscitato, non hanno mai sporto denuncia.
La misura cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stata notificata in carcere a due degli indagati. Secondo gli inquirenti, i tre sarebbero presunti affiliati al gruppo criminale Pesce–Pistillo, già al centro di un’inchiesta due anni fa nata dopo una serie di episodi violenti: tra questi la deflagrazione di un ordigno rudimentale collocato davanti al portone dell’abitazione di una delle vittime, episodio risalente a marzo 2023.
Dalle indagini è emerso che complessivamente quattro imprenditori sarebbero finiti nel mirino degli arrestati e che nessuno di loro ha denunciato le intimidazioni subite. Le intercettazioni, al centro dell’accusa, rivelano l’uso di un linguaggio e di minacce tipicamente mafiose: "Fammi capire, dobbiamo fare che ti devo bloccare tutto? Saltate", avrebbe detto uno degli indagati a una vittima; in un’altra conversazione si legge la minaccia: "Non ho fatto niente ancora, già vai zoppo. Se scendo ti devo frantumare tutto il cervello te lo devo pestare", frasi utilizzate per estorcere denaro contante.
Per gli investigatori, il quadro che ne emerge è chiaro: le vittime verserebbero in uno stato di sopraffazione tale da impedire qualsiasi reazione. I tre, sostengono gli inquirenti, avrebbero esercitato "il controllo assoluto del territorio senza incorrere in denunce o ribellioni da parte delle vittime, che versano in un totale stato di sopraffazione per il timore nei confronti del potere dell'organizzazione criminale".
Estorsioni con metodo mafioso, 3 arresti nel nord Barese
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