Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

L’ex assessore alla Sicurezza di Genova è indagato per corruzione e divulgazione di notizie riservate sul caso Salis

L’ex assessore alla Sicurezza di Genova, Sergio Gambino, si è autosospeso da Fratelli d’Italia dopo l’apertura di un’indagine da parte della Procura del capoluogo ligure, che lo vede coinvolto in un'inchiesta su presunte mazzette e sulla diffusione illecita di informazioni riservate per danneggiare politicamente Silvia Salis, oggi sindaca della città. L’inchiesta è ancora in fase preliminare, nonostante ciò, Gambino è uscito dal partito anche se manterrà il suo posto in Consiglio comunale.
“A seguito dell’indagine avviata dalla Procura di Genova nei miei confronti, pur certo di poter fornire la prova della correttezza di ogni mio comportamento, ho deciso di autosospendermi dal mio partito di appartenenza, Fratelli d’Italia”, ha dichiarato l’ex assessore in una nota diffusa dal suo legale. “Ho preso questa decisione – ha aggiunto – per il profondo rispetto che nutro per le persone e per i valori fondanti del partito stesso. Proseguirò, invece, nel mio percorso di consigliere comunale per adempiere, con la trasparenza che mi ha sempre contraddistinto, al mandato che i cittadini mi hanno conferito”.
Gambino, considerato una figura chiave del partito di Giorgia Meloni nel centrodestra genovese, è ora indagato per corruzione e per aver fatto trapelare notizie coperte da segreto istruttorio. Secondo le accuse, in prossimità delle elezioni comunali avrebbe fatto circolare informazioni su un procedimento che coinvolgeva Salis, legato a un incidente stradale. Ma non si tratterebbe dell’unico episodio al vaglio degli inquirenti. L’inchiesta ipotizza anche pagamenti illeciti per decine di migliaia di euro, destinati a società riconducibili alla moglie dell’ex assessore, da parte di imprenditori attivi nella gestione dell’emergenza migranti – emergenza spesso strumentalizzata nei toni e nei programmi da una certa parte politica. Nell’indagine emergono inoltre sospetti su un uso distorto della polizia municipale, trasformata secondo le ipotesi investigative in uno strumento di controllo del territorio più che di servizio pubblico.
Nel tentativo di chiarire la posizione del suo assistito, l’avvocata Rachele Selvaggia De Stefanis ha smentito le notizie circolate su un presunto dossier contro l’allora candidata Salis: “Quanto alla notizia riportata da alcuni organi di stampa secondo cui Gambino ordinò al capo dei vigili un dossier per screditare Salis – ha precisato – tengo a sottolineare che non abbiamo letto alcuna contestazione formulata in questi termini od aventi ad oggetto presunte attività di dossieraggi”.

Foto © Imagoeconomica
  

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos