A darne notizia è lo stesso Roberto Occhiuto, che è anche vicesegretario nazionale del partito. Insieme a lui sarebbero indagati altri quattro
Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria dal 2021 e commissario della sanità calabrese è indagato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro per corruzione. A darne notizia è stato ieri lo stesso Occhiuto con un video sui social. "Non avrei mai pensato - afferma Occhiuto - di dover condividere con voi una notizia di questo genere. Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia, mi dicono nell'ambito di un'inchiesta più ampia, che coinvolgerebbe più persone. Un avviso per corruzione. A me? Che in questi anni ho gestito la Regione con un rigore assoluto, che non ho fatto mai niente che si avvicinasse lontanamente ad un'ipotesi di corruzione". Titolare del fascicolo d'inchiesta, secondo quanto si è appreso, é il sostituto procuratore Domenico Assumma. Nulla è trapelato, però, al momento sul contenuto dell'inchiesta e quale aspetto della complessa attività della Regione possa riguardare. Non si sa neppure, peraltro, se l'inchiesta riguardi il ruolo di Occhiuto come presidente della Regione o come Commissario della Sanità. L’impatto dell’avviso di garanzia potrebbe essere devastante anche sul piano nazionale dato che Occhiuto è anche vicesegretario di Forza Italia. E infatti a difenderlo è subito arrivato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, leader del partito, legato al Governatore da un'antica amicizia fin dai tempi della comune militanza parlamentare (Occhiuto è stato anche vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera). Secondo il quotidiano Domani, sarebbero cinque le persone coinvolte nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro in cui è indagato per corruzione il presidente della Regione Calabria. Si tratterebbe di Paolo Posteraro, ex manager di Amaco, l'azienda di trasporti del Comune di Cosenza, ex funzionario di Ferrovie della Calabria e oggi capo della segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni e compagna del governatore. Un altro indagato è Ernesto Ferraro, altro manager vicino al governatore, oggi presidente di Ferrovie della Calabria. Delle altre due persone che sarebbero indagate nell'inchiesta non si conosce, al momento, l'identità. Sull'inchiesta la Procura di Catanzaro mantiene il massimo riserbo, evitando qualsiasi contatto con i giornalisti sia personali che telefonici.
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