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Presidente dell’Anm: “Non combattiamo per la magistratura, ma per i cittadini”

"Noi non combattiamo una battaglia per la magistratura, ma per una società che riteniamo si possa riconoscere nei principi costituzionali su questo tema, che stanno per essere modificati". A parlare è il presidente dell'Anm Cesare Parodi, presente assieme ad altre decine di magistrati sulla scalinata di ingresso del Palazzo di Giustizia di Milano, dove i magistrati hanno dato vita ad un sit-in con una copia della Costituzione in mano, per una delle forme di mobilitazione contro la riforma costituzionale voluta dal ministro Nordio e che prevede, tra le altre cose, la separazione delle carriere e arriverà in discussione al Senato. “È una riforma che sicuramente è espressiva di un sentimento non troppo benevolo nei confronti della magistratura - ha spiegato Parodi alla stampa presente - perché ci sono alcuni passaggi che sembrano essere indicativi di una volontà di colpevolizzare i magistrati e questo ci spiace molto, perché in realtà noi non abbiamo mai fatto la guerra a nessuno e non la faremo mai a nessuno, però veniamo privati di alcune possibilità". "Noi abbiamo parlato con la politica, abbiamo spiegato le nostre ragioni e oggi parliamo ai cittadini- ha chiarito Parodi - per dire che non siamo qui per difendere una corporazione, siamo qui perché pensiamo sinceramente di interpretare un sentimento collettivo di giustizia, che conosciamo bene come magistrati e che vogliamo vivere come cittadini". A chi gli ha fatto presente che la riforma, come sostiene Nordio, potrebbe essere approvata entro fine anno o a inizio 2026, Parodi ha risposto che proprio "per questo oggi siamo qua e abbiamo deciso di anticipare la nostra scesa in piazza e sulle scale, perché c'è stata questa accelerazione del governo in ambito parlamentare". Per questo, ha proseguito, "abbiamo iniziato oggi con Milano, Roma e Bari e poi ci saranno altre tappe per aprirci ancora di più al dialogo coi cittadini, con le forze che comunque nel Paese possano essere interpreti delle nostre idee, quali che siano queste forze, non abbiamo dei parenti più prossimi di altri, noi ci rivolgiamo a tutti". E ancora: “È chi ci vuole male che ci vuole per forza di cose abbinare a qualche etichetta, a qualche formula, noi siamo qui per difendere dei valori". Nell'aula magna del Palagiustizia milanese è iniziato, poi, un dibattito dal titolo "riformare la magistratura per non riformare la giustizia?", a cui hanno preso parte anche il presidente dell'Anm milanese, Maurizio Ascione, i professori Gian Luigi Gatta e Enrico Grosso e gli avvocati Giampaolo Di Marco (Segretario Associazione nazionale forense) e Alberto Del Noce (Presidente nazionale della Camera Civile). 

Foto © Imagoeconomica

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