Tre cene non autorizzate sono costate a Denis Verdini un nuovo processo. L’ex parlamentare di Forza Italia è comparso davanti al tribunale monocratico di Roma con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. La Procura della Capitale lo accusa di non aver rispettato le limitazioni imposte dalle autorizzazioni che gli permettevano di recarsi dal suo dentista a Roma, partendo dalla sua residenza fiorentina. Secondo gli inquirenti, invece di attenersi a questo permesso, Verdini avrebbe partecipato a tre cene in un ristorante di Roma, in date ben precise: il 26 e 30 ottobre 2021 e l’11 gennaio 2022. Per queste presunte violazioni, il tribunale di Sorveglianza di Firenze aveva inizialmente disposto il trasferimento in carcere, misura poi sospesa a causa delle condizioni di salute dell’ex senatore. Nel giugno scorso, infatti, i giudici hanno ritenuto opportuno riportarlo ai domiciliari. All’epoca dei fatti contestati, Denis Verdini stava già scontando nella sua villa a Pian dei Giullari una condanna definitiva a sei anni per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino. Avrebbe potuto allontanarsi dalla sua abitazione solo per motivi strettamente medici, nello specifico per le cure odontoiatriche autorizzate. Tuttavia, per la Procura, quelle uscite si sarebbero trasformate in incontri conviviali non consentiti. Verdini, presente in aula, si trova ancora agli arresti domiciliari. Sta scontando una pena complessiva di 15 anni e 10 mesi per tre condanne definitive. Dopo un periodo in carcere, era stato nuovamente posto ai domiciliari nel giugno scorso, sempre per ragioni legate al suo stato di salute. La prossima udienza è fissata per dicembre 2025, quando verranno ascoltati tre testimoni dell’accusa.
Fonte: ilfattoquotidiano.it
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Revocati i domiciliari a Verdini, l'ex senatore dovrà tornare in carcere
Inchiesta appalti Anas: indagati Denis Verdini e figlio. I pm: avevano rapporti col Governo
La Cassazione condanna Verdini per bancarotta, l'ex senatore ai domiciliari
Verdini condannato a 6 anni e 10 mesi per il crac del Credito cooperativo fiorentino