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La Fondazione Falcone prova a recuperare: “Sembrava un profilo fake”

La polemica in capo alla Fondazione Falcone non finisce. Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, ieri sera ha denunciato che “la Fondazione Falcone ha cancellato il mio commento a un loro post su Facebook. Lo trovo penoso”. Il commento in questione criticava un’informazione riportata dalla Fondazione, secondo cui Pietro Grasso avrebbe fatto parte del pool antimafia. Borsellino aveva scritto: “Spero non siano queste le informazioni che date al Museo del Presente”. La replica della Fondazione non si fa attendere: “Da un’analisi dei nostri social media manager, il post in questione proveniva da un profilo con pochi follower, per questa ragione quel post è apparso non attendibile”. Ma quel commento era stato pubblicato dalla pagina personale di Salvatore Borsellino, che conta 4.833 amici su Facebook. Tutt’altro che un profilo fake. “Adesso, mi hanno pure bannato dal loro profilo Facebook, questo è un gesto proprio spudorato. Non riesco a crederci”, prosegue Borsellino. E aggiunge con amarezza: “Eppure, qualche giorno fa la signora Falcone aveva dichiarato che con Salvatore Borsellino lei non ha mai litigato. Infatti, non ha litigato, aveva solo dichiarato in passato che bisogna ignorarmi. Che mi ignori pure, ma qui non si tratta di ignorare, si tratta di cancellare quello che scrivo, questa è una offesa non accettabile”. Alle 22.30 circa, rincara la dose: “Adesso, mi hanno pure bannato dal profilo. Stessa cosa accaduta a persone che avevano fatto commenti ritenuti non in linea”. La questione con Salvatore Borsellino si inserisce in giornate già cariche di tensione. La Fondazione Falcone si è trovata al centro delle polemiche per l’anticipo della commemorazione del 23 maggio, spostata di dieci minuti rispetto al previsto. In molti avevano ipotizzato motivazioni politiche, parlando di una manovra per “evitare le contestazioni del corteo”. La risposta della Fondazione è stata netta: “Si è trattata solo di una papera”. Nel mirino della nota ufficiale è finito anche l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che aveva criticato pubblicamente l’anticipo della cerimonia.

Foto © Paolo Bassani

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