L’associazione dei partigiani: "Ci batteremo per contrastarlo, minaccia diritti e le libertà dei cittadini"
"La segreteria nazionale Anpi segnala l'attentato che il governo sta compiendo alla Costituzione e alle libertà da questa garantite, tanto più grave in una fase di acuta crisi sociale, di allargamento delle povertà, di venti di guerra e di progetti di scardinamento della Costituzione". Lo afferma l'associazione dei partigiani commentando il decreto sicurezza del governo. "L'Anpi - continua la nota - al fine di garantire il rispetto dei diritti costituzionali si batterà per contrastare quanto decretato dal governo segnalando la pesante minaccia ai diritti e alle libertà dei cittadini, cominciando dalla partecipazione alla manifestazione nazionale del prossimo 31 maggio lanciata dalla vasta coalizione formatasi per contrastare questa deriva autoritaria". "Con un vero colpo di mano il governo ha proceduto con la decretazione di urgenza introducendo una serie di norme, già previste nel ddl 1660, di carattere liberticida e gravemente lesive dei diritti costituzionali, fra cui quello di manifestazione pacifica - spiega l'Anpi -. Sono state altresì introdotte norme di controllo da parte degli apparati dello Stato, su molte attività del vivere democratico. Raccogliendo l'appello delle associazioni dei familiari delle vittime di mafia, di terrorismo e di stragi, segnaliamo con preoccupazione tra queste norme, la possibilità che i servizi segreti, su autorizzazione del presidente del Consiglio, siano non punibili per i seguenti reati: direzione e organizzazione di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordinamento democratico, fabbricazione, acquisto o detenzione di materiali esplodenti al fine di attentati alla pubblica incolumità. Queste norme sono già operative, in attesa della conversione in legge".
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