Nando Dalla Chiesa parla di rivoluzione accademica. Don Ciotti: “La cultura dà la sveglia alle coscienze”
L'Università Statale di Milano si conferma come una delle realtà accademiche più innovative nel panorama internazionale per quanto riguarda gli studi sulla criminalità organizzata. Un obiettivo raggiunto anche grazie al professor Nando Dalla Chiesa, che nel 2009 ha inaugurato il primo corso universitario italiano interamente dedicato alla sociologia della criminalità organizzata. Nel 2024, Dalla Chiesa ha voluto raccontare questa esperienza in un libro dal titolo “Storia di una rivoluzione accademica. Gli studi sulla criminalità organizzata a Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano”, presentato di recente proprio nella sede dell’ateneo dove tutto ha avuto inizio. Durante la presentazione del volume, Marina Brambilla, rettrice della Statale, ha ricordato con orgoglio come il corso introdotto da Dalla Chiesa sia ancora oggi uno dei pochissimi presenti in Europa. “Oggi questo corso è ancora uno tra i pochissimi in Europa – ha precisato Brambilla –. Sono centinaia le tesi di laurea sulla criminalità organizzata seguite in Statale, che hanno una funzione pubblica che va riconosciuta, e ne siamo molto fieri come ateneo”. Lo stesso Dalla Chiesa ha sottolineato come il valore del lavoro svolto non risieda solo nella memoria del passato, ma soprattutto nella costruzione di un futuro in cui lo studio della criminalità organizzata continui a rappresentare un tassello fondamentale della formazione politica e civile degli studenti. “Il passato lo abbiamo costruito e raccontato, ed è importante che ci sia un futuro per questo lavoro – ha spiegato Dalla Chiesa –. Non c'è un'università al mondo che offra l'insieme delle attività formative che offriamo noi, che nascono tutte da domande che ci si pone sul mondo”.
Tra gli ospiti intervenuti alla presentazione, anche don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie e nella promozione della cultura della legalità. Il noto prete attivista ha ribadito come Milano, grazie a questo percorso universitario, sia diventata una città capace di produrre e diffondere conoscenza autentica sulla criminalità organizzata. “La cultura – ha commentato don Ciotti – dà la sveglia alle coscienze. Per evolvere ha sempre bisogno di stimoli, anche di scossoni: procede solo attraverso il dialogo, il confronto, la ricerca. E Nando, in questi anni, di scossoni ne ha dati tanti, come quello di portare in università questi contenuti, nel momento in cui nel Paese c'era anche una sottovalutazione”.
Fonte: Ansa
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