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Si è tenuto oggi un sopralluogo di una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in un’azienda pratese sottoposta a sequestro dalla magistratura "per il grave e diffuso fenomeno dello sfruttamento del lavoro che caratterizza parte del sistema economico pratese". La delegazione, composta dal presidente Tino Magni, senatore Avs, dalla senatrice Fdi Paola Mancini, e dalla senatrice Gisella Naturale del M5s, ha avuto poi un incontro in prefettura prima con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, poi con il procuratore di Prato Luca Tescaroli. Nella missione previsto anche un incontro dei componenti della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con l’Ispettorato territoriale del lavoro, l’Asl e i rappresentanti di Inail, Confapi, Confindustria, Confartigianato e di Cgil, Cisl e Uil. La sindaca di Prato Ilaria Bugetti da tempo ha chiesto che l’organico degli ispettori del lavoro sia ampliato (mancano diverse decine di unità) per controlli continui ed efficaci. Aumento di organici ad hoc sono stati richiesti per il sistema giudiziario anche dal procuratore capo Tescaroli denunciando la pericolosa saldatura tra malaffare italiano e cinese. La procura, nell’ultimo periodo, ha eseguito diversi blitz in ditte a conduzione cinese che hanno sfruttato lavoratori e aggirato le leggi fiscali e di sicurezza. A febbraio il procuratore Tescaroli aveva rivolto un appello a tutti i lavoratori sfruttati, affinché emergano ulteriori dettagli sulle condizioni di lavoro in aziende simili e si possa contrastare con maggiore efficacia il fenomeno dello sfruttamento della manodopera clandestina: “Denunciate, potete ottenere il permesso di soggiorno". 

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