Frustaci sulla separazione delle carriere: “Riforma che affonda le sue radici in un progetto un tempo giudicato eversivo”
Un incontro carico di commozione quello che si è svolto nella giornata di ieri al Teatro Carlo Felice di Genova, dove il “Movimento delle Agende Rosse” ha lasciato il segno nel cuore di oltre duemila ragazzi attraverso una straordinaria lezione di legalità e antimafia, con un evento che porta il nome di una battaglia ancora aperta, quella di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’ospite d’onore è Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato in via d’Amelio il 19 luglio 1992 e fondatore del “Movimento Agende Rosse”. “Non potete immaginare quanto io sia emozionato in questo momento”, ha esordito il fratello del giudice Borsellino parlando al giovane pubblico presente. “Ricordo quando nostra madre ci chiamò prima di morire per dirci che saremmo dovuti andare dappertutto, per non far morire il sogno di mio fratello Paolo. E adesso sono rimasto solo io”, ha proseguito Borsellino, spiegando che le sue condizioni di salute rendono sempre più difficile la partecipazione agli incontri dedicati alla memoria e alla ricerca della verità.
L'incontro ha visto anche la partecipazione di figure di primo piano nella lotta alla criminalità organizzata. Paolo Borrometi, noto giornalista e scrittore minacciato per le sue inchieste “scomode” sulla criminalità organizzata e sul malaffare, dal palco del Teatro di Genova, ricordando la tragica vicenda del Ponte Morandi, ha sottolineato l’importanza del giornalismo investigativo e ha chiesto ai ragazzi: “C'è bisogno di una tragedia per comprendere che le verifiche vanno fatte prima? Questo è quello che deve fare il giornalista”. Deve verificare, indagare e far comprendere. Anche per questo “il giornalista non può piacere al potente di turno. Il giornalista dovrebbe essere il ‘cane da guardia’ della democrazia.” - prosegue - “Oggi, sulla questione dell’Ucraina, il presidente Trump altro non sta facendo che mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito. È esattamente la stessa cosa che ha fatto Rai 1, con la trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta, quando ha ospitato il figlio di Riina, Salvo Riina. Non si può mai dare la par condicio fra mafia e antimafia - ha sottolineato -. Ecco, il problema è esattamente come raccontiamo le notizie”.
Straordinario anche il contributo che il generale dei Carabinieri (oggi in pensione) Michele Riccio, ha trasmesso alla giovane platea genovese. Parlando del libro scritto insieme ad Anna Vinci, ha raccontato ai duemila giovani presenti in sala cosa significa lottare contro i continui sabotaggi, anche istituzionali, che puntualmente provano a fermare indagini scomode per il potere. Indagini che, se portate avanti con impegno e dedizione, rivelano un vero e proprio sistema occulto. “Un mondo parallelo, che condiziona la vita politica di un intero Paese, imponendo determinate scelte e percorsi che continuano ancora oggi”.
“La giustizia è un tema che riguarda tutti noi, eppure ne sappiamo molto poco”, ha osservato Annamaria Frustaci, sostituto procuratore antimafia di Catanzaro, sottolineando l'importanza di una magistratura indipendente. Per Frustaci, infatti, la separazione delle carriere in magistratura rischia di creare due figure opposte, con una visione diversa della prova processuale, che finirebbe col mettere a rischio il principio di giusto processo. “Il pubblico ministero non è un avversario della difesa, non indossa nessuna casacca, se non quella dei cittadini”, ha spiegato Frustaci, respingendo l’idea che Pm e giudici facciano parte di squadre contrapposte. Rivolgendosi ai giovani, Frustaci ha ricordato come già negli anni ‘80 la Loggia P2 promuovesse la separazione delle carriere per assoggettare la magistratura al potere politico. “Questa riforma affonda le sue radici in un progetto che un tempo fu giudicato eversivo”, ha precisato il sostituto procuratore antimafia di Catanzaro.
ARTICOLI CORRELATI
Borsellino: ''I politici a parole si ispirano a mio fratello Paolo, in realtà smantellano l'antimafia''
Salvatore Borsellino: ''Fratelli d'Italia smantella leggi volute da Falcone e da mio fratello''
Salvatore Borsellino: ''La lotta alla mafia del governo Meloni? Soltanto a parole''
A Salvatore Borsellino il premio Umberto Mormile 2024
Agende Rosse: contro gli attacchi di Gasparri al magistrato Nino Di Matteo